Voti comprati a Castellammare anche Pannullo e i Cinque Stelle presentano una denuncia

Cresce lo sconcerto a Castellammare per l’intervista andata in onda l’altro ieri su La 7 a un cittadino che ha sostenuto, stando di spalle, di avere attivamente collaborato a una presunta compravendita di voti, guadagnando tra i 1500-2000 euro, mediante una trattativa condotta presso il mercato ortofrutticolo stabiese. I primi ad avvertire disagio sono i due candidati a sindaco che hanno superato il primo turno e andranno al ballottaggio, Antonio Pannullo del centrosinistra e Gaetano Cimmino del centrodestra. Entrambi hanno presentato un esposto in procura contro l’eventuale illecito elettorale. Ora anche il Movimento 5 Stelle chiede l’intervento della magistratura. ”Le ultime notizie diffuse dai media nazionali in merito alla presunta compravendita di voti, ci offrono la conferma di quanto già denunciato da mesi dal Movimento 5 Stelle – scrivono in una nota Vincenzo Amato, candidato a sindaco a Castellammare di Stabia, e Vincenzo Puglia, senatore M5S – Purtroppo il degrado sociale diffuso costituisce il terreno fertile per la corruzione. Sulla povertà si fonda il potere della vecchia partitocrazia ed è contro tale sistema che il M5S intende combattere”. Nella giornata di oggi Vincenzo Amato e il senatore Sergio Puglia hanno depositato, presso il Comando Stazione dei Carabinieri di Castellammare di Stabia, la denuncia contro ignoti, affermano nella nota ”per i fatti ormai noti relativi alla compravendita dei voti. Se ci fosse stato anche a Castellammare il reddito di cittadinanza comunale, che in alcune città governate dal M5S è una realtà ormai consolidata, sarebbe stata garantita una maggiore espressione libera del voto”.


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