Cassa Integrazione ad aziende fasulle: sequestrati i computer di alcuni dirigenti della Regione Campania

Nocera Inferiore. Falsi lavoratori per ottenere la Cassa integrazione: i carabinieri della Procura di Nocera Inferiore sequestrano computer e materiale informatico ad alcuni funzionari della Direzione Generale del Lavoro della Regione Campania. A disporre il sequestro il sostituto procuratore, Giuseppe Cacciapuoti, nell’ambito dell’operazione denominata Tavoletta che a maggio scorso ha portato a perquisizioni presso le sedi legali di aziende ubicate a Nocera Inferiore, Castel Volturno e Casal di Principe. Secondo gli inquirenti, coordinati dal luogotenente Massimo Santaniello e Nicola Montone, i dirigenti regionali avrebbero erogato illecitamente le indennità di Cassa integrazione, in quanto erano lavoratori fittizi. L’indagine, partita da un’azienda con sede a Nocera Inferiore in un ufficio praticamente disabitato, ha permesso di individuare le aziende gestite da personaggi dell’area casertana e dell’Agro nocerino Sarnese che grazie al coinvolgimento dei funzionari regionali di quelli dell’Inps e di notissimi commercialisti, consulenti del lavoro e sindacalisti hanno permesso che i lavoratori fasulli percepissero l’aiuto statale erogato dalla Regione Campania. Secondo gli inquirenti, l’escamotage utilizzato dai titolari delle ditte e dai loro consulenti avrebbe consentito di intascare ingenti risorse pubbliche. I carabinieri della sezione di polizia giudiziaria del Tribunale di Nocera Inferiore stanno lavorando per quantificare il danno subito dalle casse pubbliche e le responsabilità dei singoli soggetti coinvolti. Si cerca di risalire al capo della filiera delle assunzioni e delle false imprese. Nell’indagine sono già spuntati nomi eccellenti, fino al coinvolgimento dei funzionari della Regione Campania, addetti alla verifica e alle erogazioni delle indennità di Cassa integrazione. L’inchiesta era partita da un’azienda tessile con sede in via Fucilari a Nocera Inferiore che aveva chiesto la Cassa integrazione Guadagni alla Regione Campania, per sopraggiunte difficoltà economiche, a favore dei suoi 33 addetti. A maggio scorso, furono disposte sei perquisizioni a partire dalla sede fittizia della Omnia a Nocera e nelle altre sedi di Casal di Principe e Villa Literno, e presso un consulente del lavoro. Ad insospettire gli inquirenti anche il verbale firmato da un sindacalista salernitano della sigla Ugl che attestava verifiche presso l’azienda. Nel corso delle indagini, gli inquirenti stanno accertando i legami tra i titolari delle imprese ‘fantasma’, i consulenti del lavoro e i dirigenti regionali addetti alle erogazioni di fondi pubblici in aiuto alle aziende in crisi. Secondo le ipotesi investigative, ci potrebbero essere altre aziende ‘sospette’ i cui lavoratori sarebbero stati ammessi a percepire la Cig. (r.f.)


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