Estorsioni al mercato dei fioritra Pompei e Castellammare: oltre un secolo di carcere per 14 affiliati al clan Cesarano.Pochi gli sconti in Appello al processo “Easy Mail” contro la cosca. Per Antonio Inserra, alias ‘o guerriero si è passati da 20 a 16 anni di reclusione. Scende da 18 a 15 anni anche Michele Onorato, ‘o pimuntese, ex appartenente alla batteria di fuoco del boss Umberto mario Imparato nella guerra degli anni Novanta contro i D’Alessandro. Confermati invece i 16 anni di carcere per Salvatore Sansone passa da 14 a 10 anni e mezzo Agostino Cascone. Per i principali imputati è arrivato il riconoscimento della continuazione con precedenti condanne, dunque in un paio d’anni potrebbero tornare tutti in libertà . Piccole riduzioni per Raffaele Cafiero (8 anni e 8 mesi), Francesco Inserra (7 anni), Carmela Zurlo (6 anni e mezzo), Giovanni Corbelli (6 anni e 8 mesi), suo fratello Oreste, Anna Inserra e Michele Santarpia (6 anni per tutti). Conferme, infine, per Francesco Solimene (8 anni), Francesco d’Assisi Inserra (7) e Pasquale Cipollaro (4). Un totale di 120 anni di reclusione. Secondo l’Antimafia, i Cesarano gestivano il racket nel mercato dei fiori di Pompei: incontravano le vittime in una serra in località Ponte Izzo e le minacciavano. L’operazione «Easy Mail» portò ad una ventina di arresti tra gli affiliati al clan Cesarano, anche grazie alle dichiarazioni del pentito Vincenzo Procida, deceduto in un misterioso incedente stradale poco dopo aver avviato la sua collaborazione con la giustizia.