Il boss pentito Carlo Lo Russo: “Ecco come la moglie di mio nipote Antonio imponeva il pane ai commercianti”

Resta agli arresti domiciliari Anna Gargano, la moglie del boss Antonio Lo Russo figlio di Salvatore il primo pentito del clan dei “Capitoni” di Miano. Il tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di attenuazione della misura cautelare presentata dai suoi avvocati. Il pentito anche dello zio acquisito carlo l’hanno incastrata ulteriormente. La gestione di un forno con il qual imponeva a prezzi maggioranti il pane in tutta la zona di Piscinola come evidenziato dagli investigatori nell’ordinanza di custodia cautelare che l’aveva colpita il mese scorso e ora le nuove dichiarazioni del boss pentito la tengono in carcere. Ecco cosa ha raccontato nell’ultimo verbale il boss neo pentito Carlo Lo Russo a proposito della nipote Annalisa Gargano, come vine riporato dal quotidiano Il Roma.

Anna Gargano. “È la moglie di mio nipote Tonino, l’ho conosciuta quando sono stato scarcerato è venuta subito a trovarmi e siamo andati a mare insieme anche con il figlio Salvatore. Le ho dato anche in un paio di occasioni 1.000 euro ma a titolo di regalo perché non aveva certo bisogno di soldi visto che gestisce tutti i soldi del marito, ha tutto in, mano lei anche se piange sempre miseria. So per certo che ha in mano i soldi del marito e di tanto ne ho parlato con le mie nipoti , le sorelle di Tonino perché non mi fidavo ed avrei preferito che i soldi di Tonino li avessero le sorelle. Temevo cioè che lei non potesse non aspettare in eterno il marito e quindi avrei preferito che i soldi di Tonino li avessero le sorelle. Quando ho tolto la mesata a Titina, la moglie di mio fratello Salvatore, Annalisa è venuta a lamentarsi da me. Fino a Natale circa ho dato 1000 euro a Titina poi ho deciso di toglierla perché dopo aver letto le dichiarazioni di mio fra-ello Salvatore ho capito che mia cognata Titina Sapeva da tempo che il marito era un confidente del dott. Pisani e non aveva detto niente. Questo è il motivo per cui le ho tolto la mesata non per il pentimento di mio fratello ma per il fatto che lei sapeva che il marito era confidente di Pisani, e nei colloqui parlavano di lui chiamandolo avvocato. Mio fratello Salvatore bugie non ne dicequindi se ha detto che la moglie sapeva del suo rapporto con Pisani è vero. Del resto io ho chiesto spiegazioni a mia cognata Titina a mezzo lettera e lei non mi ha risposto.In particolare ho chiesto a Titina di spiegarmi quale avvocato poteva mai averle detto di dire a Salvatore di “non fare colpi di testa “, ben sapendo che nessun avvocato difensore di mio fratello poteva avere detto una cosa del genere e lei non mi ha risposto. Ho quindi avuto conferma che il
termine avvocato era riferito .. omissis… Tornando ad Annalisa, quando ho tolto la mesata alla suocera lei è venuta a lamentarsi ma io le ho spiegato perché avevo lo avevo fatto e lei ha capito anche se cercava di insistere dicendo che era la madre di Tonino. Annalisa come ho già detto ha il panificio “Oro Bianco “ insieme a Peppe lo vende usando il nome di famiglia . Con lei come con gli altri panifici sono dovuto intervenire per raggiungere il nuo- vo accordo ed ottenere la parte che mi spettava visto che imponevamo il pane utilizzando il nome dei Lo Russo. Ci siamo accordati come vi ho già spiegato con la somma mensile di 1500 euro da Annalisa e Peppe che gestisce il forno di Annalisa,1500 Gaetano Milano, 1000 Lombardi e 1000 Enzo “faccia verde “ . Aggiungo che da ultimo stavo ai domiciliari per la resistenza che avevo fatto ai poliziotti, Annalisa venne a trovarmi sempre per la vicenda del pane a proposito del comportamento di mio nipote En- zo “faccia verde “. In particolare Annalisa mi chiese di intervenire con mio nipote perché stava proponendo il suo pane al posto di Annalisa, insomma si venne a lamentare che per colpa di Enzo i negzi stavano prendendo meno pane da lei. Poi mi avete arrestato quindi non ho fatto in tempo ad intervenire”.

(nella foto anna gargano e il marito antonio lo russo)


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