Pomigliano, il boss Foria condannato per estorsione insieme con i complici: restituiti i beni

Pomigliano d’Arco. Restituito il patrimonio sequestrato al presunto boss Nicola Foria e condanna mite inflitta dai giudici di Napoli. Due anni e otto mesi di reclusione con la restituzione dei beni e dei conti correnti sequestrati a novembre scorso a Foria, Tommaso Rega e Giuseppe Falco. I tre finirono in carcere per turbativa d’asta e tentata estorsione aggravati dal metodo mafioso a novembre scorso. Nei giorni scorsi hanno definito il processo di primo grado con rito abbreviato. Secondo l’accusa Foria avrebbe intestato fittiziamente un palazzo ricevuto in donazione dal fratello Salvatore deceduto, tentando di riacquistarlo all’asta quando il bene era stato inserito nel fallimento di una società di Rega. Pur di riavere quel palazzo di via Masseria Papaccio, Nicola Foria avrebbe minacciato un imprenditore interessato ad acquistarlo all’asta fallimentare. Il pm dell’antimafia Liana Esposito aveva chiesto una condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione per Foria e 4 anni per gli altri due imputati, il Gup Maria Luisa Miranda ha riconosciuto ai tre l’attenuante del risarcimento, con l’esclusione della parte civile, ed ha condannato Foria, Rega e Falco a due anni e 8 mesi di carcere

Il giudice ha restituito i beni e i conti correnti sequestrati, oltre alle tre società di cui Rega era rappresentante legale e per il cui fallimento era stata disposta la vendita.


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