Vive da sola, con qualche disagio mentale, l’insegnante di inglese in pensione cui i carabinieri hanno sequestrato a Napoli l’appartamento in un edificio nella zona residenziale del Vomero di via Cilea. L.I. ha 69 anni, e ora, ospitata da conoscenti, e’ stata denunciata per la seconda volta per molestie olfattive, disturbo del riposo delle persone e getto pericoloso di cose. Da tempo ai militari dell’Arma arrivavano segnalazioni di residenti in zona per i forti e nauseabondi odori provenienti dal suo appartamento; accertato uno stato di igiene molto precaria, l’accesso all’abitazione. E qui i carabinieri intervenuti si sono trovati davanti a un muro di rifiuti organici, tra i quali alcuni in avanzato stato di decomposizione, e inorganici. Con la collaborazione dell’Asl Napoli 1 centro e quella dell’Asia, l’azienda di igiene del Comune, sono stati portati via circa 2.500 sacchi stracolmi di spazzatura. La magistratura ha emesso una ordinanza di sequestro preventivo dell’abitazione, con relativo sgombero, a cui i carabinieri hanno dato esecuzione, impiegando nelle operazioni di ripristino e disinfestazione circa 4 giorni. La donna non e’ la prima volta che e’ al centro di una vicenda di questa natura. Nell’ottobre 2015, infatti, scatto’ la prima denuncia e i militari dell’Arma eseguirono un decreto di perquisizione e ‘bonifica’ per circa una settimana, rimuovendo una analoga quantita’ di rifiuti. La 69enne venne anche sottoposta a un trattamento sanitario obbligatorio.
