Scampia: la “stesa” dell’altro pomeriggio è un avvertimento per i nuovi vertici dei “Girati”

Gli investigatori si stanno interrogando su cosa stia succedendo a Scampia alla luce dell ‘ultima “stesa” dell’altro pomeriggio. Cinque colpi esplosi da due uomini in sella a un potente scooter che  hanno seminato il panico in via Cartesio nel Lotto G a Scampia, territorio da anni sotto ilcontrollo degli uomini della Vanella-Grassi. Un’azione dimostrativa  anzi un avvertimento al nuovo capozona e ovviamente l’episodio ha allertato gli investigatori soprattutto perché l’area da anni è in mano ai “Girati” . Come racconta Il Roma gli Amato-Pagano non gestiscono più le piazze di spaccio e il territorio è controllato non solo dalla Vanella Grassi ma anche dagli Abete-Abbinante-Notturno-Aprea. Secondo le prime indagini la “stesa” sarebbe stata messa a segno da alcuni uomini del gruppo contrapposto da anni ai “Girati”. Da Mennetta-Petriccione a Guarino-Magnetti, “Vanella Grassi”, “Girati” e “Nuova Vinella”. Il gruppo con base nella zona della “Vinella” nel corso degli anni ha sempre saputo sostituire i ras che venivano arrestati con reggenti di pari livello, spesso parenti. Ma ora il ricambio generazionale nel ristretto gruppo di congiunti che ha retto le file del clan si è esaurito con  l’arresto di Umberto Accurso. La domanda negli ambienti investigativi è una sola: chi ha preso il suo posto? La cosca supererà la crisi come le altre volte? Lo scenario tra Secondigliano e Scampia è profondamente cambiato. C’erano una volta gli “scissionisti”, l’unione tra gli “spagnoli” (gli Amato-Pagano), chiamati così per le basi di narcotraffico in Spagna, e i gruppi napoletani che si ribellarono ai Di Lauro: gli Abete, gli Abbinante, i Notturno, gli Aprea e in un secondo tempo, il clan della “Vanella Grassi” e i Lo Russo. Tutti forti allora, con capi e luogotenenti in libertà. Ma poi la sinergia tra polizia e carabinieri, con il coordinamento della Dda, ha prodotto arresti a raffica. E ora ci sarebbe un nuovo capo, non uno di “famiglia” ma che viene dalle zone limitrofe e che ha imposto nuove regole non accettate da tutti. E la “stesa” dell’altro pomeriggio ne è la conferma. Gli investigatori sono  in allerta perché temono il riacutizzarsi delle frizioni tra fazioni che potrebbe scatenare una nuova e sanguionosa faida di camorra.


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