I clan di Napoli centro sono in attesa della decisione del gip sul pentimento di Marco Mariano

L’attesa è tutta per domani: sarà il gip Miranda a decidere sulla richiesta della Dda di Napoli di “riaprire” il processo al clan Mariano che di fatto è concluso e accettare la testimonianza in aula del boss pentito, Marco Mariano. Il processo  si sta celebrando con il rito abbreviato e il pm ha già avanzato le sue richieste di condanna: Ma negli ultimi mesi c’è stata la “sorpresa” dele dichiarazioni di Marco Mariano: qualche interrogatorio messo a verbale, una condizione di assoluto isolamento anche rispetto alla famiglia, i cui esponenti hanno deciso di non seguire l’ex boss nel sistema di protezione assicurato dallo Stato. La cosca dei Mariano fu decimata nel 2015 con circa 90 arresti e la fase processuale si è divisa in due con quelli che hanno deciso l’abbreviato chiedendo lo sconto di pena (quasi tutti gli esponenti della famiglia dei “Picuozzi”) e quelli invece che hanno optato per il rito ordinario (sono oltre 40). Alla sbarra ci sono boss, killer, ma anche oggetti ritenuti funzionali a logiche di potere economico: prestanome, commercianti, imprenditori nel campo della ristorazione, finanche professionisti che in questi anni si sono prestati a garantire il consolidamento della leaderhip targata clan Mariano. Tutti ora rischiano ri rimanere spazzati via dalle dichiarazion idel tandem Marco Mariano e Maurizio Overa suo ex braccio destro che ha già messo a verbale decine e decine di pagine di accuse. Le dichiarazioni del boss Marco Mariano al momento sono top secret: si aspetta del gip Miranda per poterle leggere e poter interpretare il nuovo  scenario criminale del centro di Napoli alla luce degli ultimi fatti di sangue.

 


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