“Seppi poi che Patrizio Vastarella aveva cacciato dalla Sanità tutte le persone vicine a “Pierino” e quindi lasciai perdere. Io volevo uccidere Francesco Spina in quanto nipote di Pietro Esposito”. Sono parole di Carlo Lo Russo l’ ex boss dei “Capitoni” di Miano, pentito che ha raccontato agli investigatori lo scenario, mandanti e killer dell’omicidio del ras del rione Sanità ucciso nel novembre del 2015. Oggi compariranno davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia tutti gli arrestati dell’altro giorno per l’omicidio di Pierino Esposito. I due killer Luigi Cutarelli e Ciro Perfetto e il basista Rosario De Stefano. Ai domiciliari invece si trova Antonella De Musis, la nuova compagna del boss pentito. Come riporta Il Roma, il neo collaboratore di giustizia Carlo Lo Russo, pur non abitando nel rione Sanità, ha riferito ai magistrati della Dda nel corso dei vari interrogatori cui è stato sottoposto come l’ascesa del clan Vastarella aveva provocato l’allontanamento dal quar- tiere di uomini e donne legati in qualche modo al ras nemico Pietro Esposito. Confermando così inoltre, l’alleanza Lo Russo-Vastarella. Ecco alcuni passaggi delle dichiarazioni di “Carlucciello” del 27 luglio scorso:
«Dopo l’omicidio di Pietro Esposito ho poi utilizzato Rosario per avere notizie sulla Sanità, sui Vastarella, su Ciro Mauro, in generale su tutto quello che succedeva e in par- ticolare per uccidere Francesco Spina che era un altro mio obiettivo. Rosario (De Stefano, ndr) mi ha informato delle evoluzioni successive all’omicidio di “Pierino”. Ad esempio, mi disse che Salvatore Sequino si era legato a Patrizio Vastarella, ma a me interessava soprattutto uccidere Francesco Spina perché nipote di Pierino e anche gli altri vicini a lui. Seppi poi che Patrizio Vastarella aveva cacciato dalla Sanità tutte le persone vicine a Pierino e quindi lasciai perdere”.