È guerra tra bande nel rione Piedimonte a Nocera Inferiore. Una guerra legata all’affare dello spaccio di droga che in 24 ore ha provocato un ferimento e degli spari contro un’abitazione. Notte di perquisizioni e indagini quella dei carabinieri del Reparto territoriale di Nocera Inferiore che stanno indagando sul ferimento di Marco Iannone, 33 anni, pluripregiudicato per spaccio e estorsione e vittima – domenica sera – di un agguato. L’uomo è stato colpito da un proiettile ad una gamba ed è stato trasportato all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Un ferimento al quale è seguito un altro atto intimidatorio, avvenuto lunedì pomeriggio, in via Piccolomini d’Aragona sempre nel quartiere Piedimonte. I carabinieri, coordinati dal maggiore Enrico Calandro, hanno ristretto il cerchio delle responsabilità ed hanno effettuato delle perquisizioni e degli accertamenti a carico di alcuni sospettati. La faida sarebbe legata ad una guerra tra bande che operano sullo stesso territorio per lo spaccio di stupefacenti, forse una faida intestina, che ha portato prima al ferimento e poi alla “stesa” in pieno giorno, sulla scia di quello che accade nei quartieri di Napoli. Oltre a Iannone, più volte arrestato per spaccio, sono stati presi di mira alcune persone vicine al pregiudicato e legate a lui da vincoli di parentela. Gli spari in via Piccolomini d’Aragona erano mirati. I sospettati, individuati dai carabinieri, pare che nelle ore successive all’agguato a Iannone siano spariti. La stretta delle forze dell’ordine e il clima pesante che si respira a Piedimonte con una probabile vendetta ha spinto alcuni giovani del quartiere ad allontanarsi. Le indagini sul duplice episodio continuano, mentre non destano preoccupazioni le condizioni di salute di Marco Iannone. Proprio il rione Piedimonte di Nocera Inferiore è stato – negli ultimi anni – al centro di numerose indagini della Procura di Nocera Inferiore. Una delle più eclatanti l’operazione Crucifix nella quale fu coinvolto proprio Iannone e che portò allo smantellamento della piazza di spaccio, organizzata come nei più “classici” luoghi di spaccio del napoletano, con tanto di vedette e luoghi prestabiliti per la consegna delle dosi. Il crocifisso di Piedimonte, infatti, era utilizzato dai pusher della zona per nascondere droga e soldi. Nel rione, però, gli equilibri si sono rotti. Tanto che è iniziata una guerra intestina che ha spodestato Iannone, con una botta e risposta preoccupante. (r.f.)
(nella foto la zona del crocifisso al rione Piedimonte di Nocera Inferiore e nel riquadro il ferito Marco Iannone)