Piano di Sorrento. “Non è stato un omicidio premeditato. Un improvviso calo di zuccheri ha scatenato l’impulso omicida di Salvatore Amuro”. L’avvocato Susanna Denaro, difensore del 53enne che a dicembre scorso ha confessato di aver ucciso il fratello con un colpo di vanga alla testa e di averlo sciolto nella soda caustica, chiede che l’imputato venga giudicato con rito abbreviato condizionato. la ‘condizione’ è una perizia medica dalla quale emerge che Salvatore Amuro è diabetico e che il delitto non è stato premeditato, ma scaturito da un improvviso impulso dovuto al calo di zuccheri appunto. La richiesta difensiva sarà valutata dal giudice per le udienze preliminari, Giovanni De Angelis il prossimo 24 novembre. Il processo a carico dell’uomo di Piano di Sorrento è stato fissato a seguito della richiesta di rito abbreviato, seguita alla proposta di giudizio immediato fatta dal pm Antonella Lauri. La difesa di Amuro ha chiesto anche che il suo assistito venga sottoposto ad una perizia psichiatrica che attesti le sue condizioni di salute e verifichi se al momento dell’omicidio era capace di intendere e di volere. Si punta sul vizio parziale di mente per salvare il 53enne dalle accuse di omicidio volontario premeditato e aggravato dai vincoli di parentela con la vittima, oltre che la soppressione e l’occultamento del cadavere. Accuse che potrebbero portare l’imputato ad essere condannato ad almeno 30 anni di reclusione. In attesa del processo Salvatore Amuro è in carcere a Poggioreale.