Salerno e “la guerra della movida”: martedì dal gip gli arrestati Boccia e Cataldo

Saranno interrogati martedidal gip Renata Sessa per l’interrogatorio di garanzia Alessandro Boccia e Cosimo Cataldo (ai domiciliari) i due buttafuori di Salerno arrestati l’altro giorno dai carabinieri per le minacce fatte nei mesi scorsi ad alcuni giovani pr della movida salernitana rei di aver organizzato feste in locali differenti da quelli in cui lavoravono loro. Nell’inchiesta è coinvolto da indagato anche Armando Mirra titolare di una delle discoteche salernitane al centro dell’inchiesta. Sono accusati tutti di illecita concorrenza e, solo per Boccia e Cataldo, anche di sequestro di persona e tentata estorsione. Scrive il gip nell’oordinanza di custodia cautelare: “Dalle varie dichiarazioni è emerso, in modo inequivoco, che il contesto in cui agivano gli indagati era ben noto ai più, ma esso merita ulteriori approfondimenti anche in ordine a possibili ripartizioni dei locali tra i vari pr e coloro che li gestiscono, con flussi diretti da soggetti sottostanti non del tutto delineatisi, essendo emersi spunti in tal senso proprio con riferimento alla vicenda sopra descritta”. Grazie ad  alcune dichiarazioni rese da testimoni e persone informate sui fatti sarebbe emersa una strana ripartizione dei locali e una concorrenza non sempre “leale” anche tra le diverse società che si dividono l’organizzazione degli eventi. Tant’è che ci sarebbero stati imprenditori della movida costretti a dover alzare la voce per far rispettare le turnazioni nella organizzazione delle serate e cercare di far lavorare tutti. Comwe riporta l’edizione di Salerno de Il Mattino ci sarebbe, secondo gli inquirenti, una divisione non sempre “corretta” dei locali e degli eventi. Proprio Boccia, qualche mese fa, fu picchiato davanti al Sea Garden da un gruppo di balordi ubriachi che pretendeva di entrare a fine serata, E sempre il Sea Garden è stato più volte “visitato” dalla polizia amministrativa per controllare misure di sicurezza ed altro: in alcune circostanze è stato anche destinatario di provvedimenti sanzionatori e amministrativi. Boccia proprio, invece, secondo la ricostruzione dei fatti operata dai carabinieri, sarebbe stato il “picchiatore” del gruppo spalleggiato proprio da Cataldo, buttafuori dei locali da lui gestiti. L’episodio più grave il 30 dicembre del 2015 quando i due giovani pr sono stati invitati da Boccia, spalleggiato da Cataldo, a salire in auto con loro con atteggiamento aggressivo. Una volta nell’abitacolo Boccia avrebbe colpito con un pugno al volto M.I. schiacciandolo poi con la testa contro il finestrino, gridandogli: “come vi siete permessi di lasciarmi?”. Poi il pestaggio di entrambi alla Concordia.

 

 

 


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