Studente italiano ucciso a Parigi per difendere lo smartphone. Frequentava l’Università di Agraria a Portici

Accoltellato la scorsa settimana nella sua abitazione di Parigi, Ciro Ciocca, di 20 anni, di Riccia  in provincia di Campobasso, e’ morto nel tardo pomeriggio di oggi. Il giovane, studente all’estero con il programma europeo Erasmus era stato aggredito nell’appartamento in cui viveva da uno sconosciuto. La sera di venerdi’ scorso, Ciocca era stato aggredito con un coltello riportando diverse ferite. Immediatamente trasportato in ospedale il giovane e’ rimasto in fin di vita per cinque giorni. Secondo le prime indiscrezioni trapelate tra familiari e conoscenti, il ragazzo si trovava nella capitale francese da pochi giorni per continuare gli studi universitari. Ai familiari di Riccia, il ventenne si era detto “preoccupato” per la zona dove si trovava l’abitazione. I familiari, avvertiti dalla polizia francese, sono arrivati in Francia sabato scorso per assistere il giovane in ospedale.  Le sue condizioni sono poi peggiorate fino al decesso avvenuto nelle ultime ore. Sull’episodio sono in corso le indagini della gendarmeria francese. La notizia ha gettato nello sconforto la comunità di Riccia. Ciro Ciocca frequentava la facolta’ di agraria a Portici. I familiari stanno rientrando all’aeroporto di Napoli con un volo proveniente da Parigi, mentre la salma sara’ rimpatriata dopo le formalita’ burocratiche e la chiusura delle indagini.

La notizia si è diffusa tra amministratori locali e amici del giovane attraverso un tam tam tra social network e chat sui telefonini. Il fratello, Gianluigi, subito dopo l’accoltellamento, la notte del 3 settembre, su Facebook, scriveva: “Non doveva succedere a lui!!!!”. E poi si rivolge a Dio: Se esisti davvero fai qualcosa!!!. E qualche ora dopo: “Che cosa strana che è la vita!”

Sgomenti e addolorati per la notizia dell`accoltellamento a Parigi del giovane studente molisano”, così il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura. “Esprimiamo – prosegue Frattura – il più profondo cordoglio alla famiglia di Ciro Ciocca, ai suoi genitori e al fratello, siamo vicini alla comunità di Riccia scossa da una morte che non trova consolazione. Ciro era partito con i sogni dell`Erasmus, è inaccettabile che qualcuno glieli abbia spezzati per sempre”. “Chiediamo al governo italiano – conclude il presidente del Molise – di impegnarsi con le autorità e le istituzioni francesi per fare piena luce su un atto di violenza tanto efferata”.

 


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