Restano gravi le condizioni di Giuseppe Vatiero, considerato esponente di spicco del clan camorristico dei Mazzarella ferito ieri sera, a Napoli, in via Santa Maria delle Grazie. Il vecchio boss di piazza Mercato detto Peppe ‘ basetta è stato operato nel corso della notte all’ospedale Loreto Mare. Per i medici resta ancora in pericolo di vita. Intanto la squadra mobile di Napoli che sta conducendo le indagini ha compiuto una serie di perquisizioni sia nella zona orientale di Napoli sia a Forcella teatro probabilmente dello scontro che ha portato all’agguato contro Vatiero. Scontro nato con le nuove leve di quella che è rimasto della “Paranza dei bambini” e con gli alleati Rinaldi di san Giovanni a Teduccio per il controllo delle piazze di spaccio. Peppe ‘a  basetta dopo una lunga serie di condanne, dal 2013 al 2015 era stato in affidamento in prova ai servizi sociali per concorso in produzione e traffico di droga; dal 21 luglio scorso era stato sottoposto alla libertà controllata e quindi in pratica un uomo libero. Legato prima ai Mariano dei Quartieri Spagnoli, poi ras dei Caldarelli del Mercato con cui eÌ€ imparentato e vicino ai Mazzarella. E’ probabile che proprio in seguito a questo provvedimento, Vatiero abbia voluto in qualche modo riprendere gli ‘affari’ e per questo sia stato punito. Vatiero, secondo gli inquirenti, nel clan si era sempre occupato di traffico e spaccio di droga. Ieri sera, dopo l’agguato, una sessantina di persone, tra parenti e amici, si sono riuniti davanti all’ospedale Loreto mare dove è stato ricoverato: la Polizia è intervenuta ma non si sono registrati problemi di ordine pubblico.Sul posto la Polizia di Stato ha trovato quattro bossoli calibro 389 Gfl.  Chi ha sparato lo ha fatto per uccidere, anche se lui  è riuscito a evitare il colpo di grazia. L’agguato è avvenuto poco prima delle 21 di ieri sera  in via Santa Maria delle Grazie alle spalle dell’ospedale Loreto Mare.  Subito dopo l’agguato l’uomo è stato soccorso e portato al Loreto Mare: pare che a trasportare il corpo ormai in fin di vita del pluripregiudicato siano stati anche alcuni dipendenti della vicina struttura ospedaliera, allertati dalle grida e dall’allarme scatenato dai residenti subito dopo l’agguato.
(nella foto la polizia scientifica sul luogo dell’agguato e nel riquadro Giuseppe Vatiero)