Nocera, inchiesta sulle sentenze aggiustate: computer e cellulari inguaiano gli indagati

 È un lavoro certosino che i magistrati della Procura di Napoli e gli agenti della Squadra mobile di Napoli stanno facendo in questi mesi. L’inchiesta è una di quella che scotta. Un comitato di affari con amicizie importanti nel mondo della magistratura che agiva nel salernitano e gestito dal giudice Mario Pagano. Quell’indagine-terremoto che alcuni mesi fa a portato all’emissione di un avviso di garanzia e contestuale sequestro di supporti informatici e documenti non si è fermata. I magistrati Celeste Carrano e Ida Frongillo, hanno dissequestrato i supporti informatici (cellulari e computer) prelevati nelle abitazioni e negli uffici del giudice di Roccapiemonte e dei sui presunti sodali: avvocati, cancellieri, imprenditori. Il comitato d’affari, insomma. La perizia tecnica con copia dei dati utili alle indagini è stata fatta pochi giorni dopo il sequestro, ma solo nei giorni scorsi, quei computer sono stati messi a disposizione degli indagati. Una lista scottante, quella degli indagati finiti sotto inchiesta. Accanto al giudice Pagano, impegnato anche nella magistratura che conta, quella delle correnti, ci sono di un giudice onorario, poi sospeso dal Csm, la nocerina Augusta Villani e poi cancellieri in servizio al Tribunale di Salerno, come Nicola Domenico Montone, cognato del giudice, e Michele Livrieri. Ma anche gli avvocati rocchesi Giovanni Pagano e Gerarda Torino finirono nel vortice dell’inchiesta. Tra i beneficiari delle sentenze “favorevoli” sollecitate da Pagano, anche il noto imprenditore di Baronissi Giacomo Sessa, che in cambio dell’interessamento del togato avrebbe effettuato dei lavori edili a casa del magistrato. Ad aprile scorso, la polizia e gli uomini della Guardia di Finanza, perquisirono anche l’ufficio dell’imprenditore della Sacar Forni srl di via Dalmazia di Sessa. La storia funzionava così: Pagano, riceveva sollecitazioni da conoscenti, avvocati, imprenditori e amici, e poi seguiva le vicende giudiziarie degli interessati tra i tribunali di Salerno, la commissione Tributaria e il tribunale di Nocera Inferiore. Questioni di natura civilistica o tributaria perlopiù. A far da segretario e accompagnatore del giudice rocchese, Renato Coppola, dipendente della Provincia, suo autista segretario fidato, finito nell’indagine della magistratura napoletana ad aprile scorso. È uno dei principali interlocutori telefonici di Pagano, o almeno lo è stato prima che l’inchiesta scoppiasse.

Rosaria Federico

 


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