Ponticelli dice no ai motorini della camorra nell’area di via Argine

E’ caccia agli scooter dei clan, a Napoli e per questo obiettivo sono scese in campo tutte le forze dell’ordine, con posti di blocco a tappeto nelle cosiddette zone calde della città. E’ anche grazie a questi agili motoveicoli, spessissimo rubati, che la camorra riesce a mantenere il controllo criminale del territorio. Agguati, “stese”, cioè le dimostrazioni di forza a colpi di pistola e kalashnikov, contro i gruppi rivali e cittadini che si ribellano al pizzo, e scippi hanno in comune proprio motoveicoli potenti e veloci capaci di divincolarsi agevolmente tra i vicoli. In circa 15 giorni ne sono stati sequestrati 277 da carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Municipale. Finora sono stati tutti trasportati in un’area in via Campegna, nel quartiere Fuorigrotta. Dal 10 ottobre, invece, entrerà in attività un deposito, a via Argine, nel quartiere Ponticelli, che il Comune di Napoli è riuscito a ottenere con un atto deliberativo voluto dal sindaco de Magistris e dall’assessore Clemente. Ma la cosa ha suscitato le proteste dei cittadini di Ponticelli. “Vogliono trasformare Ponticelli nella pattumiera di Napoli, vergogna!”, hanno protestato ieri in consiglio comunale alcuni consiglieri della IV Municipalità amministrata dal Pd “A dispetto della volontà dei cittadini e del consiglio municipale, Il Comune ha deciso di trasformare il parcheggio di interscambio di via Argine a deposito giudiziario di motoveicoli sequestrati. Un sopruso”. hanno chiesto un incontro chiarificatore con il vice sindaco Del Giudice.


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