Terremoto nel Centro Italia, sgomberi anche a Napoli, controlli dei vigili e della protezione civile in tutta la città. Un palazzo di via Comunale Ottaviano, all’angolo con via Ferrante Imparato è stato sgombrato ieri dai vigili del fuoco per le lesioni che si sono aperte nel muro di tufo esterno dello stabile. Venti persone hanno deciso di abbandonare il palazzo, trovando alloggio da amici e parenti, dove hanno trascorso la notte.
Stamattina, vi saranno altri sopralluoghi per stabilire se l’edificio può essere abitato oppure c’è un pericolo imminente. Secondo i residenti quelle lesioni già c’erano, la forte scossa di terremoto, avvertita in tutta la Campania, non ha fatto altro che accentuarle e la paura ha preso il sopravvento. Anche a Fuorigrotta, a via Consalvo sono stati vissuti momenti di paura per via di una presunta lesione al pilastro di un popolato palazzo. Ma dopo gli accertamenti dei vigili del fuoco, si è deciso di non sgomberare gli abitanti. Segnalazioni sono giunte, ieri, da tutta Napoli. Danni al Centro direzionale, calcinacci caduti nel centro storico, ma nulla di preoccupante. Gli interventi dei vigili del Fuoco sono stati diffusi, a raggiera, in ogni quartiere della città. La maggior parte delle verifiche s’è conclusa con rassicurazioni ai cittadini. In alcuni casi è stato necessario eseguire spicconature a cornicioni pericolanti ma nella maggior parte dei casi si trattava di problemi precedenti all’evento sismico. Il Comune ha messo in campo la Protezione Civile, il vicesindaco Del Giudice, ha disposto immediate verifiche sul territorio cittadino. Il personale della Protezione civile ha perlustrando a piedi ampi tratti del centro storico, particolare attenzione ai luoghi di culto, alle antiche chiese della città e ai palazzi storici. Il sindaco Luigi De Magistris ha annunciato con un comunicato che chiederà al Prefetto Gerarda Pantalone l’attivazione di un «tavolo tecnico operativo ai massimi livelli che affianchi quelli già previsti e che sia allargato all’Osservatorio vesuviano, all’Invg (probabilmente il riferimento è all’Ingv, l’Istituto di Geofisica e Vulcanologia) e a tutte le articolazioni del settore operanti nella nostra area metropolitana, insomma uno strumento operativo da attivare in forma stabile e sistematica». Secondo il Comune c’è la necessità «di perfezionare ancora di più tutte le attività di monitoraggio, di prevenzione e di comunicazione anche alla luce delle sequenze sismiche anomale che si stanno verificando in questi ultimi tempi nel centro Italia. Non c’è nessun allarme o allarmismo per la nostra area, ma esigenza di ancora maggiore sinergia per attivare ogni iniziativa opportuna e necessaria». Intanto il Comune di Napoli sta predisponendo un piano generale di evacuazione del quale non è dotato.