Napoli, la terza stesa in due giorni a Piazza Mercato è un avvertimento ai Sibillo

Più che una “stesa” quella di oggi pomeriggio in via Giacomo Savarese è stato un vero e proprio avvertimento. Dodici proiettili esplosi in rapida successione da un commando composta da due moto e quattro persone due delle quali hamno fatto fuoco all’indirizzo di un balcone tra i civici 65 e 69. Appartamento nel quale abita L.C., con precedenti di polizia, che al momento del fatto non era in casa e che gli investigatori ritengono vicino al clan Sibillo. In poco più di 48 ore in via Giacomo Savarese si sono verificati tre episodi simili: colpi d’arma da fuoco esplosi all’impazzata in strada in pieno giorno. La polizia sta indagando per accertare se L.C. fosse o meno il bersaglio di chi ha sparato. Gli investigatori, intanto, credono che il 31enne ferito ieri alla mano da una pallottola di rimbalzo non fosse l’obiettivo di chi ha sparato. Erano le 14, 45 di oggi quando sono comparse le moto rombanti che hanno seminato il panico lungo la strada. Fortunatamanete questa volta non risultano persone coinvolte. la zona di piazza Marcato a Napoli è diventata teatro di grosse fibrillazioni tra i clan della camorra in modo particolare i Sibillo e i loro alleati Rinaldi di san Giovanni a Teduccio e i Mazzarella. La scontro è cominciato il 31 marzo scorso con l’agguato con il boss, legato ai mazzarella,gennaro Catapano avvenuto sempre in pieno giorno a vico Soprammuro la strada adiacente via Savarese. In quella circostanza il boss fu colpito e rimase ferito gravemente. da allora sono seguiti una serie di attentati tra piaza Mercato e san Giovanni a Teduccio compresa la “stesa” contro il balcone del boss Ciro Rinaldi “My waY” ma in quel caso sbagliarono bersaglio. e poi i tre ferti a piazza Maercato la sera della festa di sant’Anna a luglio e ancora altre stese fino ad arrivare all’agiato quasi mortale della scorsa settimana contro il boss appena tornato in libertà Giuseppe Vatiero, peppe ‘a basetta. Fino ad arrivare agli ultimi due giorni con una escaltion di tre “stese”, una nottuna e due in pieno giorno. Quella di ieri con il ferimento forse casuale del piccolo pregiudicato fabio Della Campa. L’ipotesi che prende corpo è quella di una intimidazione, anche sulla base del profilo personale dell’uomo ferito. I militari hanno infatti accertato che Della Campa, che ha affermato di non aver subìto minacce e di non conoscere chi ha premuto il grilletto, ha diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio, contro la persona e per violazione della legge sulle armi; tra questi, una rapina del settembre 2013, quando con due complici aggredì una coppia per strappare un Rolex. Il trentunenne non risulta coinvolto attualmente in nessun giro pericoloso, né sarebbe vicino ad un gruppo criminale, ma al momento i militari non escludono che il suo ferimento possa essere stato un avvertimento. Allo stato attuale, però, anche una seconda pista viene tenuta in considerazione: quella della stesa.

 

 

 


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