Carla Caiazzo: “E’ dura guardarsi allo specchio e non riconocersi. Non c’è aiuto delle istituzioni”

“Guardarsi allo specchio e non riconoscersi è la cosa più difficile da affrontare”. Carla Caiazzo, la donna di 38 anni che lo scorso primo febbraio fu data alle fiamme dall’ex fidanzato Paolo Pietropaolo mentre era all’ottavo mese di gravidanza, richiama l’attenzione, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, su un dato: l’identità che viene a mancare in una donna che subisce atti come il suo, che sfregiano, con cicatrici che resteranno, il volto, le mani. Il corpo, ma anche l’anima.  Si è già sottoposta a oltre 20 interventi chirurgici, altri Carla Caiazzo dovrà ancora affrontare per combattere le cicatrici che si porta addosso. Sono interventi che hanno un peso economico notevole che affronta da sola: “Con quello che posso perché non c’è il supporto delle istituzioni”. Carla chiede l’aiuto di tutti, per sé e per tutte le donne che hanno subito violenza, sfregiate da chi diceva di amarle.


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