“Conobbi Giovanni Iapicca in carcere e mi disse di essere stato lui a uccidere Natale Scarpa. Lo aveva fatto insieme a un certo Francuccio”. La rivelazione choc è di Francesco Raimo, alias ‘o castellone pentito del clan Birra-Iacomino di Ercola no per un bel pezzo alleati dei Gionta. La dichiarazione fatta nel processo a carico di Luigi Maresca, alias ‘o trippone, presunto killer di “zi Natalino”, rappresenta una novità assoluta e potrebbe aprire scenari processuali nuovi ed inediti. L’anziano boss dei Gallo-Cavaliere, padre del narcotrafficante Vincenzo ‘o dottore legato agli “scissionisti” di Scampia e al supernarcos internazionale stabiese, Raffaele Imperiale, lelluccio ‘o parente, fu trucidato sul piazzale antistante lo stadio Giraud il 14 agosto 2006. Secondo l’accusa il mandante di quell’omicidio sarebbe stato il boss Aldo Gionta(assolto in primo grado) perché aveva dato uno schiaffo a Valentino junior, all’epoca minorenne, che gli aveva lanciato un uovo contro come scherzo di Carnevale. Lo stesso Giovanni Iapicca, alias rangetiello, è stato assolto in primo grado. Ma non è la prima volta che il suo nome emerge in relazione all’omicidio di zi Natalino. Ma fino ad ora i pentiti dei Gionta e l’Antimafia partenopea gli avevano assegnato tutt’altro ruolo: avere fornito la moto Kawasaki e le armi usate per uccidere Scarpa dai killer individuati in Francesco Amoruso, alias ‘a vicchiarel- la poi deceduto in carcere, e Luigi Maresca tuttora a processo. Il pentito Raimo collegato in videoconferenzaì con il Tribunale di Napoli davanti alla Corte dAssise (presidente Barbarano) ha aggiunto un ulteriore particolare che confermerebbe la sua rivelazione: Raimo ha condiviso il carcere duro insieme al boss Aldo Gionta. Quando erano entrambi detenuti al regime di 41-bis nello stesso peniten ziario, Gionta gli avrebbe detto di avere saputo che era stato Giovanni Iapicca a uccidere zi Natalino insieme a Francesco Amoruso.
(nella foto l’omcidio di zi’ natalino scarpa a Torre Annunziata e nel riquqdro il pentito Francesco Raimo)