Uccise l’amico pizzaiolo di 21 anni, ora Zampella chiede lo sconto di pena

Chiede lo sconto di pena Antonio Zampella il giovane di Caserta in carcere dalla scorsa estate perché accusato di essere l’assassino del suo amico Marco Mongillo, il 21enne pizzaiolo. I difensori del giovane hanno presentato la richiesta di accedere al processo con il rito abbreviato che prevede lo sconto di pena di un terzo davanti alla richiesta presentata dalla pubblica accusa di processo con giudizio immediato. Ora si aspetta l’udienza preliminare e la decisione del gup. Antonio Zampella è accusato di omicidio volontario e detenezione di armi. La tragedia si consumò il pomeriggio dell’8 luglio scorso in un appartamento del Parco Rosalia a Caserta. Quel pomeriggio nella casa di Umberto Zampella, fratello di Antonio, che era agli arresti domiciliari per droga, si trovavano anche la vittima e suo fratello Vincenzo (morto suicida il mese scorso) per festeggiare il compleanno di Umberto. La difesa dell’imputato sostiene che Marco Mongillo fu ucciso per un tragico gioco come la ruolette russa e che Zampella non sapesse che la pistola fosse carica. L’accusa invece sostiene che l’assassino abbia litigato con l’amico e che in preda a un scatto d’ira abbia sparato uccidendo l’amico con una pistola Browning calibro7,65 acquistata a Napoli al mercato nero qualche giorno prima.


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