Visite e operazioni chirurgiche gratis e senza prenotazione ai paesani. Soldi per un’operazione a un giovane atleta del Nord. E’ accusato di abuso di ufficio e tentata concussione per induzione Alberto Scorrano originario di Casal Velino in provincia di Salerno e primario di Ortopedia dell’ospedale di Agordo in provincia di Belluno. E’ accusato di aver operato 11 paesani a spese dell’Asl mentre avrebbe chiesto una mazzetta per accorciare la lista d’attesa della chirurgia e operare un giovane calciatore locale infortunato. Nel gennaio 2009, il primario aveva scelto il rapporto di lavoro esclusivo in ospedale, pertanto le norme gli vietavano di esercitare l’attività chirurgica in regime di libera professione, sempre all’interno dell’ospedale. Il medico salernitano è difeso dall’avvocato Casciarri, mentre le parti offese sono l’Usl 1 e il padre del ragazzino, che doveva essere operato ma a pagamento mentre i paesani che arrivavano dalla Campania e in modo particolare dal Cilento venivano operati immediatamente dal primario stesso senza nessuna prenotazione e senza aver pagato un euro. Non a caso nel processo che è iniziato ieri con il giudizio immediato il pm Francesco Saverio Pavone si è chiesto: “Possibile che nessuno si sia accorto che un’intera colonia di cittadini campani veniva a farsi operare a Agordo?”. In aula poi è stato sentito il papà di un giovane calciatore della provincia d Belluno a cui erano stati chiesti tremila euro per operare il figlio. Poi ha deposto Matteo Gualtiero, calciatore della provincia di Salerno che ha raccontato: “Avevo una lesione al crociato, mi visitò a casa di sua mamma a Casal Velino salii ad Agordo e venni operato. Tutto gratis: lasciai io 60 euro di mancia. In reparto con me c’erano tanti compaesani”.
(nella foto l’ingresso dell’ospedale di Agordo e nel riquadro il dottore Alberto Scorrano)