A fuoco le luci di Natale due sessantenni muoiono nel rogo della casa

Venezia. Sono andati a letto in una casetta a schiera di vecchia costruzione lasciando le luminarie per Natale accese, dentro e fuori casa. Poi le luci per le feste sono diventate fatali quando, secondo una prima ipotesi, ‘tutto’ sarebbe andato in corto circuito elettrico facendo scoppiare un incendio. E’ accaduto a Stra nel veneziano, lungo la riviera del Brenta dove si affaccia la storica dimora settecentesca di Villa Pisani. Il desiderio di dare luce al Natale, secondo la prima ricostruzione dei vigili del fuoco e dei carabinieri, è diventata fonte di morte per due sessantenni di origine straniera ma cittadini italiani da anni perché innamorati dell’Italia, anzi del Veneto: Stefan Gray di origine tedesca e Patricia Kclain nata in California. In quella casa avevano trovato il loro ‘buen retiro’. Lasciano una figlia e tre nipoti. L’incendio è scoppiato verso l’alba e la piccola casetta è stata avvolta dalle fiamme a causa del corto circuito delle luci natalizie. Saranno però le perizie e l’indagine della Procura a stabilire cosa è avvenuto esattamente. Il tetto della casa è in legno, brucia velocemente e solo il sapore acre del fumo sveglia l’uomo che – secondo una prima ricostruzione cui hanno collaborato i carabinieri – si alza frastornato dalle esalazioni. La prima reazione – a raccontarlo sono i vicini che apprezzavano la coppia – è quella di uscire di casa. Intanto le fiamme divorano rapidamente il tetto e lui si scopre solo e quindi rientra in casa per salvare la compagna. La moglie probabilmente è già morta uccisa dalle esalazioni. Ma lui non esita, grida aiuto e cerca di raggiungerla. Il tetto, ormai distrutto crolla travolgendolo, mentre le fiamme non intaccano le mura. Lei, secondo i primi esami del medico legale, è morta per asfissia nel suo letto, lui per salvarla è stato travolto dal tetto e dai solai che gli sono caduti addosso. Al resto ci pensano le fiamme, lasciandolo in terra carbonizzato. Per i vigili del fuoco accorsi dalla vicina Mira, dalle centrali di Padova e Mestre con sei automezzi antincendio spegnere le fiamme è mestiere, ma solo dopo avere avuto accesso in sicurezza alla casetta, tra rischio di crolli ed eventuali esplosioni di bombole del gas, scoprono i due corpi. Ora il Pm di turno è in attesa dei rapporti delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco per decidere se saranno necessari accertamenti per valutare eventuali responsabilità, disporre le autopsie o archiviare il caso.


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