Agguato a Secondigliano: la Vanella-Grassi sotto attacco dei nemici

E’ oramai certo che  il gruppo della Vanella Grassi è sotto attacco degli avversari. L’agguato di ieri sera al corso Secondigliano con il ferimento di Emilio Barone e Massimo Bosco ne è la testimonianza. La tregua natalizia è durata giusto il tempo delle feste. E così dopo l’omicidio di Francesco Angrisano detto “Cioppetta” a dicembre scorso, aumenta negli investigatori ancora di più la convin- zione che nell’area nord di Napoli si sia nuovamente rotto qualcosa nei fragili equilibri di camorra. L’attacco al clan dei “Girati” sembra certo, a meno che non sia in atto una spaccatura interna al momento ritenuta poco probabile. Una delle ipotesi conduce a Melito, al clan Elia, staccatosi dagli Amato, ma allo stato delle indagini la situazione non è ancora chiara. Emilio Barone e Massimo Bosco, il quale ha dichiarato che non era insieme al 26enne. Ma la sua versione è ritenuta poco veritiera in quanto i due abitano nella stessa strada, in via Duca degli Abruzzi. Per tutta la serata e la notte gli uomiin della squadra mobile hanno compiuto controlli a tappeto nell’area Nord di Napoli fino a Melito. Gli investigatori sono convinti che le nuove leve della Vanella Grassi senza un capo carismatico dopo l’arresto di Umberto Accurso sono allo sbando e sotto attacco dei rivali che vogliono prendere il controllo delle piazze di spaccio gestite dai reduci dei “Girati” e in questo contesto che vanno letti gli ultimi agguati.

 

(nella fotoil luogo dell’agguato di ieri sera e nel riquadro Emilio Barone, uno dei due feriti)

 


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