“Io vorrei prima di tutto ringraziare Siani che ha creduto in me, perché dire Maradona al San Carlo era ma quando mai. Il teatro più bello del mondo senza alcun dubbio lo abbiamo noi napoletani. Gli altri saranno buoni, belli ma non hanno il San Carlo”. Così Diego Armando Maradona scherza nella conferenza stampa di presentazione dello spettacolo ‘Tre volte dieci live’ che lo vedrà protagonista sul palco del teatro napoletano nello show diretto da Alessandro Siani.
“Mi continua a sorprendere, ci sono ragazzini che non mi hanno mai visto (giocare, ndr) ma che si commuovono e piangono per fare una foto con me”. Così Diego Armando Maradona intervenuto ai microfoni di Sky Sport. “Dopo trenta anni continua lo stesso amore, è come la prima donna”, ha aggiunto l’ex Pibe de Oro. Maradona ha poi confermato di aver incontrato Aurelio De Laurentiis. “E’ stato il primo passo. Prima devo risolvere i problemi miei in Italia e poi potrò lavorare per il Napoli in Italia e nel Mondo. Io vorrei una squadra vincente, che possa giocare a tu per tu con la Juve, il Milan e la Roma. Oggi il presidente è un esperto di calcio”, ha detto ancora l’ex fuoriclasse argentino.
“Sono felice, stanotte ripassavo le cose nella mia testa. Quello di domani non è uno spettacolo, è un racconto di quello che Maradona ha dentro, Maradona prima di uscire dal campo. Il Maradona che io ero dentro era nella testa di ogni tifoso del Napoli. Questo non credo l’abbia mai pensato un altro giocatore”. Così Diego Armando Maradona racconta il suo arrivo a Napoli nella conferenza stampa di presentazione di ‘Tre volte Dieci live’, lo show che domani lo vedrà protagonista sul palco del teatro San Carlo di Napoli, diretto da Alessandro Siani. “Questo è solo una piccola parte, domani al San Carlo racconterò tutto quello che ho nel mio cuore non lascerò nulla per me. Io so che i napoletani capiranno tutto quello che dirò”, aggiunge.”Ai napoletani racconterò il Maradona di dentro, quello che stava nella testa di ogni tifoso del Napoli. Non credo che sia mai accaduto ad un altro giocatore”.
Il ‘pibe de oro’ ricorda come, in occasione di Napoli-Cremonese, partita del campionato di calcio ’89-’90 vinta dalla squadra azzurra per 3 a zero, abbia preso coscienza di come fosse importante arrivare allo scudetto. “Della Cremonese venne la squadra, i dirigenti e nessun’altro. Li’ ho capito che dovevo fare una squadra che doveva vincere lo scudetto perche’ al San Paolo c’erano 80 mila persone per una partita in cui non si giocava niente”.
Maradona ricorda anche, sempre del campionato dell”89 la partita contro la Juventus, chiusa con 5 gol alla squadra torinese. “Ogni volta che passavo la palla ai miei compagni – dice – facevamo gol. Per la gente pero’ era diverso se segnavo. All’85esimo cominciarono a cantare ‘vulimmo ‘o gol di Maradona’ e io pensavo ‘ho fatto quattro passaggi gol, e ora devo segnare perche’ non basta’. Se io non gioco per lo scudetto non gioco piu’, mi sono detto e cosi’ ho fatto uno squadrone. Noi continuiamo ad avere l’illusione dello scudetto perche’ un giorno ho detto a un presidente che non voleva una squadra che vincesse lo scudetto, che dovevamo avere uno scudetto. Questa e’ una piccola parte di cio’ che accadra’ domani. Racconteremo tutto da dentro, il mio cuore non lascera’ niente e so che i napoletani capiranno tutto quello che dico”. “Diego non si tira mai indietro – sottolinea Alessandro Siani autore e regista dello spettacolo – quando Napoli chiama Diego risponde. E Diego e’ riuscito a modificare la genetica del popolo napoletano, ci ha dato la forza di pensare ‘si puo’ vincere’ quando nei nostri occhi c’era solo rassegnazione”. Per il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha gia’ invitato il calciatore a maggio, quando la citta’ ricordera’ il ventennio dallo scudetto conquistato il 10 maggio 1987, Diego Armando Maradona “e’ un genio del calcio, un artista che ha fatto sognare generazioni intere. Rappresenta il sogno che tutto e’ possibile se c’e’ talento e passione. Nel riscatto di Napoli e’ centrale la cultura, e nella cultura c’e’ anche il calcio”.