Si chiama Chikh Kane, 32 anni, senegalese e potrebbe diventare il nuovo Jerry Masslo, il giovane nord africano ucciso a Villa Literno nel 1989 perché si ribellò agli “squadroni della morte” che chiedevano il pizzo ai lavoratori immigrati nelle campagne del litorale domizio. Kane per sua fortuna non è morto, così come gli altri due suoi connazionali che hanno cercato di aiutarlo. Ma lui come Masslo ha avuto il coraggio di ribellarsi ai signori del pizzo, quelli del mercato della Maddalena a Napoli. Nella sparatoria è rimasta coinvolta anche una bambina di 10 anni di Melito che passeggiava con il padre. Chikh Kane è stato colpito ad entrambe le gambe dai proiettili esplosi dagli emissari del clan Mazzarella, anche se la situazione in quella zona è in continua evoluzione dopo che Salvatore Barile, nipote di Vincenzo Mazzarella, è stato arrestato a Pietrelcina lo scorso 16 dicembre e in precedenza era finito in manette Francesco Pio Corallo, il giovane baby boss che si era eretto a nuovo capo dei reduci della “Paranza dei bimbi”: E per questo gli investigatori non escludono che i nuovi Giuliano possano aver deciso di passare all’attacco e pretendere il controllo del mercato del falso della Maddalena. Un business milionario come hanno raccontato i pentiti. Ci sarebbe stato una richiesta di “aumento” del pizzo che avrebbe fatto scattare la ribellione di Chikh Kane e di alcuni suoi amici. Dalle indagini, condotte dalla squadra mobile di Napoli è emerso che ci sarebbero state due avvisaglie della sparatoria di ieri. Due pestaggi avvenuti alla vigilia di Natale e alla vigilia di Capodanno. Dopo il primo caso e il primo no agli aumenti del pizzo il gruppo di Nordafricani non posizionò le proprie bancarelle nel mercato per un giorno. Poi il nuovo pestaggio alla vigilia di Capodanno e quindi il tragico epilogo di ieri mattina quando Chikh Kane ha detto per la terza volta no. Il senegalese è stato picchiato violentamente da due uomini che erano armati con un revolver. Ma Chihk è è difeso, ha lottato contro i due e mentre cercava di scappare è stato centro dai colpi di pistola alle gambe. Alcune schegge di bossoli hanno colpito di striscio alle mani Kalik Hanne, 36 anni e Dieguene Amath, di 38 che erano accorsi in suo aiuto. Una pallottola vagante si è poi conficcata nel piede bella bambina di 10 anni di Melito che era in compagnia del padre.