Boscoreale. Supermarket dello spaccio al Piano Napoli di via Passanti: condannati i 12 pusher, attivi h24 tra gli isolati 25, 26, 27 e 28 delle palazzine popolari. Il Gup del Tribunale di Torre Annunziata, Giovanni De Angelis, ha inflitto ieri condanne complessive per 38 anni di carcere.
La pena più alta, in abbreviato, per Daniel Terracciano (4 anni e 8 mesi, difeso dal legale Luigi Servillo, la richiesta del pm era di 7). E poi: 4 anni e 4 mesi per Sebastiano Panariello. Stessa pena comminata dal giudice a Giuseppe Ilardo; 4 anni, invece, per Gennaro Cirillo. E’ andata meglio ai due Padovani, Umberto e Giovanni, assistiti dal legale Gennaro De Gennaro. Il primo (condannato a 20 mesi, pena sospesa, a 7 anni la richiesta dell’accusa) era considerato il vero e proprio fornitore della ricca piazza di spaccio. Anche per Giovanni Padovani condanna “soft” (1 anno e 2 mesi). Otto mesi di reclusione, infine, dovranno essere scontati da Salvatore Esposito (difeso dalla penalista Anna Fusco). Per quest’ultimo, il pm della Procura oplontina, Rosa Annunziata, aveva invocato 3 anni di galera.
La sentenza è giunta al termine della maxi-operazione “Clean 2”. Era lo scorso 27 maggio, quando l’operazione anti-droga smantellò il supermarket dello spaccio messo in piedi tra gli isolati 25, 26, 27 e 28 delle palazzine popolari di via Passanti. Cocaina, hashish e marijuana venivano smerciate con la complicità di 4 minorenni. Venticinque le ordinanze di custodia eseguite quello stesso giorno all’alba dai carabinieri della compagnia di Torre Annunziata, in collaborazione con i militari della stazione di Boscoreale (agli ordini del comandante Andrea Rapone e del maresciallo Massimo Serra). Secondo gli investigatori, un ruolo centrale era ricoperto proprio da 4 rampolli minorenni. In pratica, una strategia in perfetto stile “Gomorra”.
Il supermarket era sempre aperto: 8 persone per turno, con lo scambio droga-soldi coperto da paletti, cancelli in ferro battuto e ronde ad orari stabiliti. Anche il tariffario era preciso: 10 euro per una dose di marijuana, 25 per un pallino di “coca”. Fino ai 20 euro da sborsare per il crack. Alcuni pusher, già dinanzi al gip, ammisero le loro colpe: «Abbiamo spacciato per fame, perché eravamo disperati». Le indagini, condotte dal settembre 2014 al febbraio del 2016, ricostruirono circa 400 episodi di cessione. Decisivi furono gli appostamenti dei carabinieri, effettuati tra le vedette piazzate nelle strade buie della cosiddetta Scampia del Vesuviano. La droga era nascosta tra i cespugli o all’interno di vetture abbandonate.
TUTTE LE CONDANNE:
Davide Donnarumma mesi 6
Carlo Ciro Giorio 1 anno e 4 mesi
Rosario Tufano 4 anni
Giovanni Curcio 1 anno e 8 mesi
Giuseppe Ilardo 4 anni e 4 mesi
Daniel Terracciano 4 anni e 8 mesi
Gennaro Cirillo 4 anni
Sebastiano Panariello 4 anni e 4 mesi
Salvatore Esposito 8 mesi
Giovanni Padovani 1 anno e 2 mesi
Monica Barba