Non sembra aver avuto grande impatto nel Rione Sanità a Napoli la notizia dell’identificazione dei sicari che colpirono Genny Cesarano e la certezza acquisita che era una vittima innocente. Non è di questo che si parla dentro la nota pasticceria che dal Rione Sanità, partendo dalla produzione dei taralli, ha conquistato via Santa Brigida, la zona “nobile” della città con i “fiocchi di neve”, un dolce di grande successo. “Povero ragazzo”, dice frettoloso un cliente, ma non vuole fare nessun commento. Fa freddo, i negozi sono vuoti, e ci si saluta rapidamente, senza fermarsi a parlare. Davanti alla Basilica di Santa Maria della Sanità, dove una scultura e una lapide lo ricordano (“Genny gioca con gli angeli”, c’è scritto) sono schierati i militari dell'”Operazione strade sicure”, una presenza la cui utilità continua ad essere discussa a Napoli, e intorno a loro giocano a calcio e scorrazzano sui motorini ragazzini di 12-13 anni. “Genny ? Si’, lo conoscevamo. Era bravo, giocava a pallone”. Per don Giuseppe Rinaldi, viceparroco, che conosceva personalmente Genny (“faceva volontariato da noi”), la notizia di oggi “è una soddisfazione meritata per la sua famiglia, sopratutto per il padre, che aveva sempre proclamato l’innocenza del 17 enne, anche quando tra gli investigatori circolavano dubbi”, ma non produrrà conseguenze significative. “Non abbiamo bisogno di emotività, ma di ordinarietà, di normalità, di una presenza costante delle istituzioni”. Ma al Rione Sanità (35mila abitanti, concentrati in pochi chilometri, tra la collina di Capodimonte e l’antico borgo greco dei Vergini) è cambiato qualcosa? “C’è più presenza di forze dell’ ordine, le scuole sono aperte di più, ma i cambiamenti sono lenti, e si producono non con gli eventi straordinari ai quali spesso guarda la politica, non con le emozioni, ma con un’ azione costante, regolare, continua”. E’ cambiato poco il rione dopo l’ omicidio di Genny, ma Don Rinaldi non è pessimista. “Domenica presentiamo il progetto della Fondazione di Comunità San Gennaro, che riunisce Fondazioni private, imprenditori e professionisti, oltre alla Chiesa”. Si chiama “Previsioni”, proposte di scenari urbani per il Rione Sanità elaborate con la Facoltà di Architettura della Federico II. Saranno esposti oggetti sperimentali di arredo urbano donati da un’ impresa, presentati da ragazzi vestiti da una stilista napoletana suonerà l’ “Orchestra Scarlatti junior”. Iniziative che si aggiungono alla gestione delle Catacombe di San Gennaro, affidata ad una cooperativa di giovani organizzata dalla Chiesa di Napoli. Quello che serve – per il viceparroco – “per un cambiamento lento, ma reale”.
Intanto domani e domenica 22 gennaio si terrà, a partire dalle ore 9.00, al campo di calcio San Gennaro dei poveri alla Sanità il primo memorial “Genny Cesarano”. L’evento, già in programma da alcune settimane, si svolgerà a sole 24 ore dalla notizia degli arresti dei killer di Genny, vittima innocente della camorra. L’iniziativa di memoria e ricordo vedrà centinaia di ragazzi coinvolti in un torneo di calcio. Sul terreno di gioco saranno presenti squadre provenienti da diversi quartieri della città. “Un ringraziamento – ha detto l’assessore allo Sport, Ciro Borriello – va all’ A.S.D Nuova Cavour, all’associazione “Un popolo in cammino” che hanno organizzato l’evento insieme alla Terza municipalità”.