“Sono addolorato, perché una bambina ha rischiato di essere uccisa”, così Gennaro Vicedomini, il 25enne veditore ambulante della Maddalena da ieri agli arresti domiciliari, ha cercato di spiegare agli uomini della squadra mobile che lo avevano individuato attraverso i filmati il suo disagio per la sparatoria del 4 gennaio scorso. Anche l’altro “navigante”, arrestato ieri, ovvero Luciano Rippa ha collaborato con gli investigatori. Non potevano fare altrimenti: erano stati incastrati dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza perché tra i sei componenti del commando erano gli unici a non avere i volti travisati e per questo sono stati agevolmente individuati. Loro due sono tra gli oltre cinquanta “naviganti” che gravitano attorno al mercato della Maddalena, ovvero quelli che fermano le persone per strada nel tentativo di procacciare acquirenti da presentare ai venditori di prodotti, quasi sempre falsi, custoditi nei depositi disseminati tra ivicoli a ridosso della Stazione Centrale. In cambio, il “navigante” ottiene una piccola percentuale sulla vendita. Ma tocca anche a lui “mettersi a posto” con la camorra e dunque pagare la tangente: in media, 30 euro alla settimana.
Secondo la ricostruzione fatta dai pm Francesco De Falco e Henry John Woodcock con il procuratore aggiunto Filippo Beatrice della Dda di Napoli il clan Mazzarella avrebbe chiesto ai due “naviganti” di dare una mano per impartire una lezione agli immigrati senegalesi. In cambio, per una settimana non avrebbero pagato l’estorsione da 30 euro. “Ci dissero che facevano concorrenza ai depositi e ai negozi della Maddalena praticando prezzi più bassi”, hanno spiegato i due. In realtà, l’obiettivo era un altro: punire chi si era opposto al pagamento del “pizzo”. E la mattina del 4 gennaio insieme con Gennaro Cozzolino, Valerio Lambiase, un diciassettene e una sesta persona che risulta ancora irreperibile si presentarono al mercato della Maddalena perché dovevano £dare una lezione ai neri”. Luciano Rippa, come si vede dalle immagini aveva anche una mazza in mano. Poi la lezione finì in sparatoria. Il resto è storia recente con le indagini, e i fermi di ieri mattina che aspettano la convalida del gip.
(nella foto i due “naviganti” che hanno collaborato alle indagini Gennaro Vicedomine e Luciano Rippa)