Arzano, i vigili “furbetti del cartellino” chiedono l’accesso agli atti per difendersi

Arzano. Vigili “furbetti del cartellino”: richiesta di accesso gli atti in comune per smontare le accuse di procura e carabinieri. Il tempo stringe, i commissari con a seguito il sovraordinato andranno via. E nel frattempo in attesa di andare al voto e giunga sulla casa comunale la politica, sarebbero partite una serie di richieste di accesso agli atti da parte dei tre indagati. Tutto legittimo ovviamente. Si sa, chi ha necessità di difendersi lo fa in qualunque modo e con le modalità previste.  Ma a cosa puntano realmente i tre sorpresi dalle telecamere a scambiarsi le marcature di entrata e uscita al comando di via Ferrara  e per questo finiti sospesi dal servizio con una ordinanza cautelare emessa dalla magistratura ? Certo è, che se dagli accessi alla casa comunale dovessero emergere atti a loro discolpa, cadrebbe tutto il castello accusatorio messo in piedi da carabinieri e Procura Napoli Nord. Anche perché dai primi fuochi iniziali, dal comune pare sia finito tutto in stand-by. Insomma, mentre il Governo nazionale parla addirittura di inasprimento di pene e licenziamenti facili, ad Arzano  si è ritornati sui propri passi. Ad essere coinvolto il Colonnello Angela Errichiello con una brillante carriera, alla quale i Carabinieri della Tenenza di Arzano avevano dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio, il vice Domenico Barone e il sottoposto Luigi Marigliano, tutti al momento solo  accusati di aver utilizzato impropriamente i badge in dotazione. Secondo l’ipotesi degli inquirenti, infatti, i cartellini marcatempo sarebbero stati consegnati ad uno solo degli agenti che provvedeva all’inserimento nell’ apposito sistema anche per gli altri due. Ciò per far risultare, falsamente, la loro presenza in ufficio. Intanto procedono le strategie difensive e legali per smontare pezzo pezzo il castello accusatorio. Anche perché il comando e servito da tre accessi.
Ciro Bene


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