“Cibo e vestiti”, il super boss Valentino Gionta senior mandava lettere in codice dal carcere

Il capo dei capi della camorra di Torre Annunziata, il super boss Valentino Gionta senior, mandava messaggi in codice dal carcere. Lo hanno scoperto gli uomini della Dda dopo che qualche mese fa il Tribunale di Sorveglianza aveva bloccato una lettera che il boss aveva provato ad indirizzare ad una donna. Un elenco di capi di abbigliamento, pietanze scritte senso un senso logico. Quelle scritte da Valentino Gionta senior per i magistrati della Dda sono un chiaro messaggio in codice. Non è la prima volta che i Gionta provavno a far uscire dal carcere messaggi da inviare all’esterno. Nell’ultimo anno e mezzo altre lettere scritte dai due figli del boss, Aldo il poeta e Pasquale ‘o chiattone, entrambi detenuti, sono state bloccate dal Tribunale di Sorveglianza. La famiglia Gionta è tutta in carcere compresa mamma e figlia, ma anche i parenti stretti come nipoti, cognati, sorelle,  e quindi i “Valentini” hanno la necessità di far arrivare all’esterno i loro messaggi per continuare ad esercitaare il loro potere e il loro controllo sugli affari illeciti a Torre Annuziata e dintorni.  Valentino Gionta senior oggi ha 64 anni ed esattamente la metà li ha trascorsi in carcere. Fu arrestato a giugno del 1985 nella tenuta di Poggiovallesana di Marano del defunto boss Lorenzo Nuvoletta. Dal 2007 è al 41 bis. Ma nonostante ciò il suo potere criminale su Torre annunziata continua ad essere forte come dimostra la lettera con i messaggi in codice che  ha cercato di inviare all’esterno.

 


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