Camorra, il Tribunale toglie i figli ai boss del clan Elia. LE INTERCETTAZIONI CHOC

I carabinieri di Napoli hanno notificato un provvedimento di sospensione dell’esercizio della responsabilità genitoriale, con collocazione in una casa famiglia fuori regione, nei confronti dei genitori di sei bambini, di età compresa tra 3 e 14 anni. Il provvedimento è stato disposto dal tribunale dei minori di Napoli. Tra i minori figurano il bambino e la bambina, che all’epoca dei fatti avevano 9 e 12 anni, trovati a confezionate droga nelle abitazioni della famiglia, nell’ambito dell’operazione dei militari dell’Arma nella zona del Pallonnetto, a Napoli. Un’operazione che si è conclusa lo scorso gennaio con 45 arresti acarico del clan controllato dai fratelli Antonio e Ciro Elia  Il provvedimento è stato adottato in quanto durante l’attività investigativa è emerso che i minori sono risultati inseriti, in un contesto familiare, territoriale e sociale, gravemente pregiudizievole al punto da compromettere la possibilità di un equilibrato sviluppo della personalità con conseguente rischio di devianza. Dalle indagini è emerso in maniera particolare come in quella che era stata etichettata come la “piazza di spaccio delle donne ” in via Supportico D’Astuti 28 gestita da Giulia Elia, sorella dei boss vi erano le figlie minori di quest’ultima avute da una relazione con il nuovo compagno Francesco Papa detto ‘o checco, “lavorava” nel confezionamento della droga anche la figlia minore di otto anni.

Il comportamento dei genitori dei bambini sottratti a elementi di vertice del clan Elia dal tribunale dei minori di Napoli, era di “gravissima violazione dei doveri inerenti alla responsabilita’ genitoriale”, anche perche’ i bambini sono cresciuti “in un contesto familiare e ambientale del tutto privo di stimoli educativi e formativi”, “caratterizzato dall’abituale trasgressione delle regole morali e della comune convivenza, che ne ha seriamente compromesso la possibilita’ di un adeguato sviluppo della personalità. Divieto assoluto di rapporti”, perche’ c’e’ “necessità di recidere i deleteri legami ambientali che hanno gia’ potenzialmente compromesso l’equilibrato sviluppo dei minori”. A scriverlo. nel provvedimento di sospensione della responsabilita’ genitoriale, il collegio del tribunale per i minorenni presieduto da Giovanni Saporiti, giudice relatore Paola Vallario.

Nella casa di Giulia Elia in via Supportico D’Astuti 28 al Pallonetto di Santa Lucia si tenevano lezioni di spaccio. Le intercettazioni ambientali contenute nelle 331 pagine dell’ordinanza di custodia catutelare che il mese scorso ha portato in carcere 45 tra capi e affiliati della cosca retta dai fratelli Antonio e Ciro Elia, sono un incredibile spaccato di quanto accadeva in quella casa.  Luigi Papa detto ‘o Gino, fratello di Francesco detto Checco e quindi zio della piccola spiega alla nipote come si diluisce la coca con l’acetone e intanto le insegna i rudimenti del mestiere.

Ecco i passaggi di un colloquio in casa Elia intercettato il 7 ottobre del 2015. In casa sono presenti oltre a Giulia Elia, le figlle, Luigi Papa e Anna De Mauro.

LUIGI: Le chiudo io o le chiudi tu’? (fa riferimento alla palline di cocaina che stanno confezionando)
GIULlA: No le chiudo che io che faccio presto presto! ·
LUIGI: Le chiudi tu? …… e chiudile tu.
GIULIA:Poi dice che io ho torto,ci ho rimesso altre 14 palline,io l’appoggio “persona che gli mantiene le palline di cocaina” io la pago, le palline adesso le tiene di nuovo sopra.
LUIGI: Dammi una busta che ci metto tutta questa roba dentro che è tutta polvere.
GIULIA :tu quand’è che glielo vai a dire?
LUIGI: glielo detto e mi ha detto che la roba è buona, ieri sera glielo dettole lei mi ba detto che sì prende i giri, te lo disse anche qui dentro.
GIULIA:  E tu glielo hai detto che vengono le persone…
LUIGI: ha detto che è impossibile., oh ma se lui mi dice questo io cosa ci posso fare vuoi vedere che adesso mi devo mettere a litigare con loro! Mi dovrei mettere contro di loro!
ANNA: vedi che questa roba”cocaina”non piace non te lo prendere più!
GIULIA: a me non me ne fotte proprio,perchè la mia piazza la stanno portando a distruzione dammi qua Gino
LUIGI: Giulia, ho capito come le devi mettere.

A.: zio ma a te piace fare questo mestiere?” (la bambina fa riferimento al mestiere di confezionatore e spacciatore di cocaina)
LUIGI: quale mestiere? no no a zio,io sono una brava persona,io lavoro.
LUIGI: è troppo in polvere!
M. :e come puzza mamma mia!
ANNA: adesso inizia a sentirsi
LUIGI: quello è tutto acetone non è puzza di Cocaina!
A. : percbè acetone?
LUIGI: è tutta la roba che mettono ……. se qualche volta,a scuola ti chiedono il tema sulla droga tu già lo sai
M. : Antonella,ma a scuola ti hanno mai chiesto tua mamma che lavoro fa?
A. :no!
M. : e tuo padre?
LUIGI: tuo padre? e tu cosa gli hai detto?
GIULIA: le macchinine della guerra.
M. : brava.
A. :come,la scorsa volta mi chiesero ma tuo padre che lavoro fa e io gli dissi le macchinine
M. :e se caso mai ti chiedono e tua mamma tu rispondi sempre che fa la casalinga.
GIULIA: Tu diglielo mia mamma vuole chiavare solo!
M. : tù digli cosl che vuole fare tanto sesso!
A.: che cos’è la casalinga?
M. : che sta in casa a fare le pulizie
GIULIA: Gino fammi un piacere,questc non le muovere.
A.: quello ci sta Ignazio che alla maestra g!ì dice tutto
M.: veramente, e tu diglielo maestra ci sta pure la mamma di Ignazio che fa i chinotti e cosa gli dice?
A.: niente dice vicino agli amici miei,la pistola
M. : e tu digli  lo sapete che la mamma di Ignazio …..
GIULIA: ma chi lo ha detto?
M.: Ignazio vicino agli amici suoi
GIULIA: che dice?
M. : la mamma diAntonella ”ELIA.Giulia”  LA PISTOLA …..
ANNA: ma chi è?,· · ·
GIULIA: tu digli che la mamma chiava.
ANNA: chi è questo Ignazio?
M.: un amico suo di scuola, tu lo sai cosa devi dirgli, lo sai tua mamma dove lavora? fuori alla Marina.

Sono discussioni che si commentano da sole. Intanto ieri in sede di interrogatorio di garanzia dopo gli arresti è stata posta ai domicliari Anna Elia classe 1990 e cugina dei boss Antonio e Ciro e di tutti gli altri componenti della famiglia. Il gip ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato Giuseppe De Gregorio. Nel provvedimento accolto dal gip si sottolineava la circostanza che Anna elia è madre di due minori di cui uno in tenera età.

 

(nela foto Giulia Elia e il compagno Francesco Papa)

 

 

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