Napoli, spari da “Poppella” alla Sanità, il cardinale Sepe: “Siamo qui per non arrenderci”

“Siamo qui per non arrenderci anche se sembra che non si riesca a estirpare il male”. Lo ha detto il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di NAPOLI, commentando la sparatoria di questa mattina nel rione Sanità. “+ come quando tagli una testa, ma ne nascono tre – ha affermato – noi siamo qui per non arrenderci, per predicare il bene, la giustizia, la solidarietà e la carità”. “Queste – ha concluso – sono le armi che ci faranno vincere”.

“I fatti accaduti stamane al rione Sanità sono inaccettabili e gravissimi. Esprimiamo la nostra incondizionata vicinanza, solidarietà e attenzione ai proprietari della pasticceria Poppella, vanto della nostra città, che sono stati oggetto del danneggiamento delle vetrine a seguito dell’esplosione di colpi d’arma da fuoco”. Lo affermano i componenti della Commissione Speciale Anticamorra che lunedì scorso hanno incontrato i rappresentanti istituzionali della III Municipalità. “L’audizione al Rione Sanità della Commissione Speciale Anticamorra – sottolineano il presidente Mocerino, la vice presidente Amato e il segretario Viglione – è stato un primo passo per raccogliere dati, informazioni e notizie da chi ogni giorno è presente sul territorio”. “Sono trascorsi appena tre giorni dalla nostra audizione – continuano – e il presagio che ci rappresentò il presidente Poggiani purtroppo si è avverato”. “Riteniamo che lo Stato debba produrre uno sforzo ulteriore e mettere in sicurezza questo pezzo di città, tutti in questo momento nel rispetto del proprio ruolo devono fare la propria parte e fornire certezze ai cittadini. Con questo spirito come Commissione Speciale Anticamorra – concludono – ci attiveremo per favorire la massima attenzione istituzionale e la tutela di chi vive e lavora al rione Sanità”.

“L’esplosione di colpi di pistola contro le vetrine della pasticceria Poppella al rione Sanità è un fatto gravissimo. Troviamo ancora più grave che non si riesca a completare l’installazione delle telecamere della videosorveglianza in questo quartiere e in generale a Npoli e nella sua provincia. Dopo un anno e mezzo di immobilismo nonostante le tante promesse in campagna elettorale, appena pochi giorni fa De Luca ha annunciato una delibera relativa ad azioni nei settori della legalità e sicurezza, che prevedeva un finanziamento anche per la videosorveglianza. Davanti all’ennesimo gravissimo episodio abbiamo cercato di capire lo stato di attuazione di quella delibera, ed abbiamo dovuto constatare che si è trattato del solito annuncio del presidente, visto che quella delibera va modificata e quindi non risulta ancora approvata nè è stata ancora pubblicata sul Burc”. Lo dice il capogruppo del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino che aggiunge: “Tante chiacchiere mentre la gente rischia la vita per strada, qui non c’è da perdere neppure un giorno”. “Non è più tollerabile che in una città come Napoli su 210 telecamere ben 124 non siano in funzione – attacca – e le altre previste, per ritardi della politica e della burocrazia regionale, non vengono installate”. “Ci chiediamo la Regione Campania che fa? Il presidente De Luca, oltre alla sua perenne propaganda da campagna elettorale, perché non licenzia la delibera?”. “Come Movimento 5 Stelle terremo il fiato sul collo al presidente De Luca e alla Giunta – conclude Ciarambino – perché non è più possibile vivere con questo clima da coprifuoco, dove commercianti come Poppella che hanno fatto la storia della nostra città rischiano la vita”.


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