Nigeriano arrestato a Varcaturo, la vittima racconta: “Non c’è stata violenza”

Arresto nel centro di accoglienza di Varcaturo: la vittima del nigeriano accusato di violenza sessuale racconta cosa è accaduto stamattina nel suo ufficio. La donna, intervistata da una tv locale, ha spiegato che l’uomo non le ha usato violenza e che dopo essere entrato nel suo ufficio per parlare di questioni inerenti i suoi documenti, dopo circa mezz’ora, si è abbassato i pantaloni e ha mostrato i genitali. La 62enne, addetta alle pratiche amministrative della struttura ha spiegata di essere stata sequestrata nel suo ufficio ma di non essere stata violentata, piuttosto il nigeriano le ha raccontato che non aveva una compagna da circa due anni. Le avrebbe fatto delle avances e nel momento in cui hanno bussato alla porta e la donna è passata per aprire lui l’ha toccata. La signora è riuscita a far capire ad una sua collega qual era la situazione e questa ha allertato i carabinieri che hanno arrestato l’uomo ospite della struttura. Il cittadino nigeriano deve rispondere di sequestro di persona e violenza sessuale, anche se non c’è stata la consumazione di un rapporto fisico. Nella struttura di accoglienza di Varcaturo sono ospitati 85 migranti. Non si sono verificati episodi gravi nè ci sono state in passato tensioni tra abitanti della zona e residenti.

Il 25enne era arrivato a settembre scorso e fino ad oggi non si era mai reso protagonista di fatti che potessero suscitare preoccupazione. Secondo quanto ricostruito dai militari della locale Compagnia, guidati dal capitano Antonio De Lise, l’uomo è entrato nell’ufficio della donna di 62 anni, tenendo la porta chiusa per circa mezz’ora. Il giovane è ora rinchiuso nel carcere di Poggioreale in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.


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