Processo Stato-Mafia, revocate le deposizioni del Procuratore di Palermo Principato e di Ayala, Di Pietro e Boccassini: Ciancimino rinuncia a partecipare

Palermo. Processo per la trattativa Stato-Mafia: saltano le deposizioni del Procuratore aggiunto di Palermo Maria Teresa Principato e dell’ex giudice Giuseppe Ayala. A chiamare a deporre i due magistrati era stata la difesa del generale Mario Mori e del colonnello Giuseppe De Donno, rappresentata dagli avvocati Basilio Milio e Francesco Romito. Ma sia Principato che Ayala hanno fatto pervenire un documento con il quale annunciano l’impossibilità a partecipare. Non dovrà più deporre al processo anche il Presidente del Senato Pietro Grasso: lo ha deciso il Presidente della Corte d’assise di Palermo, Alfredo Montalto, che dopo una breve camera di consiglio, ha revocato la citazione della difesa del generale Mario Mori, del generale Antonio Subranni e del colonnello Giuseppe De Donno. Grasso era già stato ascoltato, come teste dell’accusa, l’11 luglio del 2014. Ma era stato ricitato dalla difesa dei tre ex ufficiali dell’Arma, imputati nel processo per minaccia a corpo politico dello Stato. Oggi la revoca della Corte d’Assise di Palermo. Ammesse, invece, le citazioni, tra gli altri, dell’ex ministro Calogero Mannino, che verrà sentito il prossimo 24 febbraio e dell’ex ministro Carlo Vizzini, che verrà ascoltato il 2 marzo. Sempre oggi, Montalto, ha annunciato il calendario delle prossime udienze. Tra i prossimi testi spiccano i nomi di Luigi Bisignani, di Sergio De Caprio, l’ex capitano ‘Ultimo’, il colonnello Mauro Obinu.

Assente Ciancimino che oggi avrebbe dovuto fare dichiarazioni spontanee, la Corte d’assise di Palermo ha revocato anche la citazioni di altri testi, tra cui l’avvocato Fabio Repici e il colonnello Giovanni Sozzo, ma anche l’ex ministro Antonio Di Pietro e del procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini. Sempre oggi doveva rendere dichiarazioni spontanee il teste chiave e imputato Massimo Ciancimino, come annunciato dalla sua difesa nell’ultima udienza. Invece, il figlio dell’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino, oggi non si è presentato in aula. Perché “assente, rinunciante”. Ciancimino di recente è finito in carcere per scontare una condanna definitiva a 4 anni e mezzo. Ciancimino al momento del suo arresto è stato trasferito nel carcere palermitano di Pagliarelli. La sua prima “apparizione” al bunker da superteste/detenuto è avvenuta il 9 febbraio scorso. 


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