“Rafilina, qui comandiamo noi …”, le due nuove donne boss dello spaccio a Torre Annunziata

Torre Annunziata. “Rafilina, qui comandiamo noi …” Lucia Ammendola, la compagna di Salvatore Esposito ha uno spessore criminale di non poco conto e dopo l’arresto dell’uomo prende le redini degli affari di famiglia. ‘Rafilina’ è Filomena Raffaella Carotenuto che insieme all’amica condivideva l’essere vicina ad un uomo che gestiva la piazza di spaccio, Gennaro Troncato. Quando i due sono costretti a lasciare le due donne iniziano a riscuotere i crediti vantati per lo spaccio della droga..Come le donne di veri boss. Ma è Lucia Ammendola ad avere un ruolo di primo piano, secondo il giudice, condividendo le scelte criminali di Esposito nella buona e nella cattiva sorte. Esposito dirige le attività criminali e quando è costretto a lasciare per l’arresto lascia a Lucia Ammendola il compito di occuparsi di tutti. E’ lei che ha cura di custodire la prima bomba piazzata dalla gang e organizza dei viaggi a Lanciano per la vendita della droga. Prende le ‘redini’ dice il Gip Antonio Fiorentino della situazione all’indomani dell’arresto di Esposito, anche perché nell’ambiente è conosciuta al pari del compagno dagli acquirenti. Secondo il giudice ha una elevata propensione criminale, tanto che ha decretato andasse in carcere insieme al compagno. E le due donne, lasciate sole, si aiutano a vicenda ma primeggiano. Lucia Ammendola di più. Raffaella Carotenuto, accusata di favoreggiamento nell’attività di spaccio, sarà costretta a stare fuori dalle province di Napoli e Salerno. Un divieto di dimora a Torre Annunziata che le ha evitato l’arresto vero proprio. (r.f.)

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