Truffe anziani, tutti i numeri dell’operazione “Sciacallo”: 8 arresti, 38 indagati, 35 casi accertati in tutta Italia

Sono 38 gli indagati per associazione a delinquere e truffa smascherati dall’indagine ‘Sciacallo’ dei carabinieri di Napoli e della Spezia. Alcuni di loro, spiegano gli investigatori, sarebbero legati alla camorra. Le sole truffe accertate in tre mesi di indagini hanno fruttato oltre 100mila euro, tra denaro contante e merce sottratta. I truffatori agivano per lo più in trasferta, e la loro base logistica era in Campania. Vittime soprattutto anziani e persone appartenenti alle fasce deboli. Oltre alle ordinanze di custodia cautelare in carcere, nel corso dell’indagine sono state arrestate in flagranza 8 persone e altre 7 denunciate a piede libero.

L’indagine, coordinata dal procuratore della Repubblica della Spezia, Antonio Patrono, nasce a giugno 2016 a seguito della segnalazione pervenuta al 112 da parte di alcuni impiegati di un istituto di credito locale e di un testimone di una possibile truffa in atto. Gli impiegati, insospettiti della inconsueta richiesta da parte di un’anziana cliente di prelevare una somma di denaro contante, insolita rispetto alle sue abitudini. La donna, vedova, 80enne, infatti, spiegava ai cassieri la necessità di ritirare diverse migliaia di euro in contanti per poter pagare la ‘cauzione’ richiestale da un avvocato, per conto di sua figlia, rimasta coinvolta in un incidente stradale. Sulla scorta delle indicazioni acquisite, il Nucleo investigativo ha accertato che si trattava di una vera e propria truffa in atto.

Successivamente gli investigatori hanno individuato un autonoleggio di Napoli, punto di riferimento per una serie indeterminata di ‘batterie’ di trasfertisti che dalla Campania si diramavano lungo tutta la Penisola per commettere truffe con diversificati modi operandi. Il gip del Tribunale della Spezia ha disposto il sequestro preventivo di 22 veicoli, auto e furgoni, nella disponibilità dell’autonoleggio di Napoli. A carico di due indagati a piede libero sono state effettuate perquisizioni domiciliari nell’hinterland di Milano.

L’indagine ha consentito di scoprire 35 truffe, perpetrate da finti appartenenti alle forze dell’ordine o avvocati tra giugno e novembre 2016, ai danni di persone anziane residenti nelle province di La Spezia, Genova, Savona, Imperia, Torino, Alessandria, Biella, Verbania, Firenze, Pistoia, Siena, Grosseto, Perugia, Ravenna, Bari e Foggia; 14 truffe, perpetrate tra settembre e novembre 2016, da finti dipendenti di spedizionieri, ai danni di ditte o esercizi commerciali ubicati nelle province di Milano, Brescia, Varese, Torino, Novara, Vercelli, Firenze, Pistoia e Modena; un numero imprecisato di truffe ai danni di utenti della strada, consumate e/o tentate, nella provincia di Napoli e zone limitrofe, nel periodo settembre-novembre 2016, simulando incidenti stradali con il conseguente falso danneggiamento degli specchietti retrovisori delle autovetture dagli stessi condotte.

 

 

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