Camorra, le minacce di Orefice al boss Pesce: “Stiamo aspettando che scenda a Pianura, lo stiamo aspettando tutti…”

Aveva deciso di uccidere il boss perché avevano sparato nelle finestre della sua abitazione rischiando di colpire la mamma e la moglie, dopo averlo ferito una settimana prima. Per questo che Fabio Orefice uomo di punta degli “scissionisti” del clan Mele di Pianura che chiama in causa un suo zio conoscente della famiglia Marfella ma soprattutto dello stesso reggente del clan ovvero Pasquale Pesce detto Pasquale ‘e bianchina per fargli avere il messaggio intimidatorio e dirgli di non permettersi più di toccare la sua famiglia. Il 16 ottobre del 2014 Orefice rimase ferito in un agguato mentre si trovava sotto casa in compagnia della moglie. E due giorni dopo postò sul suo profilo facebook le foto che lo ritraevano già in piedi nella stanza dell’ospedale con gli evidenti segni delle ferite riportate scrivendo:  “Il leone è ferito ma non è morto, già sto alzato. Aprite bene gli occhi che per chiuderli non ci vuole niente. Avita muriii”. Ma per tutta risposta il 22 ottobre  alcuni sicari arrivarono con una moto di grossa cilindrata sotto la sua abitazione e fecero fuoco più volte contro le finestre. Fabio Orefice impiegò un paio di mesi per metabolizzare la rabbia e la sua sete di vendetta e non sapendo di essere intercettato il 13 dicembre chiama lo zio che conosce bene Pasquale Pesce indicato come ‘o mast e Jessica in quanto la cugina, figlia del suo interlocutore telefonico faceva la baby sitter della figlia del boss. Ecco il testo della telefonata intercettata e contenuta nell’ordinanza di custodia cautelare di due settimane fa contro i due clan in guerra a  Pianura.

… omissis …
Fabio: e che ci azzecca mammà, io non ho idea …
Franco: è quello che vorrei sapere pure io, adesso tua mamma e tuo nipote in questa situazione non ci azzeccano proprio niente io mo quando è domani vado io dove devo andare
Fabio: vai?
Franco: e glielo dico, mia sorella, mia sorella è tutta un’altra cosa
Fabio: bravo, bravo
Franco: non ti preoccupare
Fabio: il figlio è una cosa e ….
Franco: bravo, bravo, e mia sorella e mio nipote sono tutta un’altra cosa, a questi qua me li dovete lasciare quieti
Fabio: bravo
Franco: perché se fino ad adesso… perchè se fino ad adesso mi sono comportato bene e … nel senso che non mi sono messo in mezzo e tante cose perché sapevo tante cose, mo stè cose qua non vanno proprio bene
Fabio: o zi famm
Franco: non ti preoccupare
Fabio: o zì fammi prendere “o masto” di Jessica e vinciamo, stammi a sentire
Franco: che?
Fabio: fammi prendere “o masto” di Jessica. vinciamo subito!
Franco: non ti preoccupa. .. Frat… non parlare per telefono ti voglio bene o frat poi ti chiamo io da vicino e ne parliamo
Fabio: va buono, domani vacci a fare quest’imbasciata, domani vacci a fare quest’imbasciata per piacere
Franco: non ti preoccupare io domani mattina … io domani mattina il primo pensiero che faccio
Fabio: bravo
La telefonata continua sempre sullo stesso tema e si ripete la sera seguente.

Fabio: senti mi devi fare un solo piacere, perché me lo puoi fare almeno questo, tramite tuo genero, fai chiamare il fratello e ci fai dire non “toccate le famiglie” perché adesso ve la vedete uno contro a uno senza toccare le famiglie, solo questo ..
Franco: stammi a sentire a me, io ho parlato ieri, ha detto perché tu bai incominciato tu
Fabio: oh zio io non ho iniziato io, due volte, due volte, mi hanno, perché mia moglie non conta niente? Sto pezzo di merda di Pasquale di Bianchina (soprannome riferito a Pesce Pasquale n.d.r.) lo lo debbo uccidere
Franco: no non fare il fesso
Fabio: quello e’ un “Pesce” di merda
Franco: stammi a sentire a me, mi devi stare a sentire però se tu …
Fabio: sono stati loro, io non ho iniziato, hanno iniziato loro, perche mia moglie conta? Che cosa e’? E se mi uccidevano a mia moglie? Che si fa?
Franco: no sicuramente, sicuramente tu hai ragione
Fabio: .. incomp … e dici fammi un favore chiama a tuo fratello e digli non ti permettere più di sfiorarle un capello perché giorno per giorno gli vado a toccare tutti i familiari, giorno per giorno
Franco: stammi a sentire a me
Fabio: e digli che adesso non scende da sopra perché, digli che lui non scenda da sopra perché stiamo a Pianura tutti quanti, stiamo aspettando il momento buono, va bene?
Franco: non fare il fesso, stammi a sentire un secondo …
Fabio: aspetta l’ultima cosa, digli questo piatto di maccheroni adesso se se lo mangiano loro voi dovete fare solo il cesso. sai perché? Perché sono stati più in grado di voi e io non ho sbagliato perché hanno sbagliato prima loro
Franco: eh mi stai a sentire un momento a me, ha detto cosi, se tu non vieni qua e non stuzzichi la “mazzarella” stanno tutti quanti tranquilli…

Lo zio Francesco cerca di calmare ancora una volta Fabio Orefice e farlo desistere dai suoi propositi perché sa che potrebbe scatenarsi una carneficina. Ma Il nipote non vuole sentire ragioni e insiste:
Fabio:oh zio ma quelli non sono cazzi per il mio culo io sono nato nella povertà, io sono stato sempre in mezzo alle tarantelle,”Francesco, tuo genero .. diciamo tuo genero …. è sempre andato a lavorare. e’ uno scemo e si deve togliere da mezzo. quegli altri tre o quattro compagni che hanno. sono sempre andati a lavorare e non hanno mai “pisciato in faccia al muro” e non sono mai andati in galera non hanno mai pisciato in faccia al muro e vogliono fare i guappi? Io che sono andato sempre in galera. mi sono fatto la galera e mi sono fatto le tarantelle dalla mattina alla sera, quello che tengo me lo sono creato io, tengo più capacità di loro. io mi debbo fermare? Quelli hatu1o fatto questo per farmi
fermare e lo sanno che li uccido a tutti quanti!
Franco: e perciò. e perciò tu pensa a tua mamma pensa ai tuoi fratelli e pensa a tutti quanti, adessocalmati un poco fai passare un pò di tempo, non farmi parlare perché non posso parlare, capisci a me

Poi l’ultima minaccia da parte di Fabio Orefice a Pasquale Pesce:
Fabio: zio, io ho 20 fratelli miei, 20 miei fratelli …
Franco: ma non dare retta non parlare per telefono
Fabio: stanno come i pazzi, che proprio Pasquale ci buttò dentro 20 pacchi di .incomp … che questi Io
sai come Io vanno cercando? Che tu non hai capelli in testa, credimi.

Antonio Esposito

@riproduzione riservata

(nella foto da sinistra Fabio Orefice e Pasquale Pesce ‘e bianchina)

 


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