“E facciamo un quintale di mozzarella seria, bella. Ci portiamo un po’ di olive, prosciutto e fava, quattro babà”. L’imprenditore Mario Martinelli parla con l’ingegnere Guglielmo La Regina. La conversazione risale al 4 giugno 2015, a ridosso delle elezioni regionali che avrebbero cambiato gli assetti politici. Sono cambiamenti che non sembrano preoccupare gli indagati. L’intercettazione agli atti dell’inchiesta lo dimostrerebbe: “Dimostra – sostengono gli inquirenti – la loro capacità di adeguarsi ai mutamenti politici”. Parlano e ragionano su come contattare un tale Francesco probabile futuro assessore, probabilmente all’Agricoltura, e pensano di organizzargli una festa a loro spese con l’obiettivo di avere come ritorno il finanziamento di opere di ristrutturazioni di immobili di interesse agricolo. “A noi ci interessa che questo fa l’assessore all’agricoltura – si ascolta nella conversazione intercettata – Ci stanno i Por delle campagne là…pigliamo tutta l’area di Caserta là, tutti i Pip, i Poin, i Por, tutte le strade rurali, le masserie di campagna. Facciamo tutte cose…E ti dico…là, in quelle campagne, le viuzze là, si campa accuoncio, senza bordello. Hai capito…”.