Napoli. “Carlo Russo mi ha chiesto di intervenire sui commissari di gara per conto del babbo di Matteo e del parlamentare di Ala. Mi dissero che loro erano ‘arbitri’ del mio destino professionale”. E’ quanto avrebbe rivelato ai pm di Napoli Henry John Woodcock e Celeste Carrano lo scorso 20 dicembre Luigi Marroni, l’amministratore delegato di Consip. L’Espresso ha diffuso sul sito un’anticipazione di un’inchiesta che sarà pubblicata nel numero in edicola domenica. Marroni è stato sentito come persona informata sui fatti sull’appalto Fm4 da 2,7 miliardi bandito da Consip e sul sistema messo in piedi da Alfredo Romeo. Secondo il settimanale, nel corso dell’interrogatorio l’Ad “racconta di un vero e proprio ‘ricatto’ subito da un sodale di Tiziano Renzi, l’imprenditore Carlo Russo. Riferisce di pressanti ‘richieste di intervento’ sulle Commissioni di gara per favorire una specifica società ; di ‘incontri’ riservati con il papà di Renzi a Firenze; e di ‘aspettative ben precise’ da parte di ‘Denis Verdini e Tiziano Renzi'” sull’assegnazione di gare Consip per centinaia di centinaia di milioni”.