Alla fine i vigili sono arrivati e hanno chiuso il ristorante completamente abusivo sorto nell’antico borgo di Castello a Gragnano proprio li dove la storia racconta essere sorta  l’antica città della pasta. La struttura ristorativa denominata La Cantina del Castello è andata avanti per circa 20 anni tra una serie di illeciti e coperture politiche nonostante l’amministrazione comunale retta dal sindaco Annarita Patriarca già anni fa ne aveva decretato l’abbattimento. Le proteste, le segnalazioni, le denunce alla fine sono riusciti a far smuovere dall’immobilismo l’amministrazione Cimmino che ha messo i sigilli alla struttura in attesa dell’abbattimento in danno già deliberato lo scorso anno dai commissari prefettizi. Il ristorante pizzeria che sorgeva nell’Antica valle dei mulini ai piedi della Torre Mediovale in località Castello sarà quindi abbattuta. Gestito dalla famiglia Scala che ha un suo congiunto eletto in consiglio comunale nelle fila della maggioranza il ristorante sorto dal nulla grazie alle omissioni e complicità di chi doveva vigilare ora sarà abbattuto e con esso l’amministrazione sembra aver messo mano a tutti quelli abusi che nel corso degli anni hanno arricchito, grazie ad illeciti le tasche di spericolati ed improvvisati imprenditori della ristorazione riempiendo i borghi di Gragnano di strutture fuorilegge. Ci saranno altri controlli ed altre chiusure ha promesso il sindaco che finalmente sembra essersi svegliato dal torpore che lo aveva colpito su questo versante. Nel frattempo è arrivato l’ordine di sfratto per morosità ad una storica pizzeria e panuozzeria: quella dei Malafronte che da oltre 40 anni si trova in una struttura di proprietà comunale senza mai pagare un centesimo, o per meglio dire all’epoca dieci lire di affitto. dal 19 aprile prossimo dovranno lasciare gli storici locali in via Ponte Trivione. Il tempo necessario per trovare una nuova sistemazione e fare il trasloco. Il debito accumulato dai gestori della pizzeria solo negli ultimi sette anni supera gli 80mila euro. Ma ci sono anche altri locali molto noti nel mirino dell’amministrazione comunale che dovranno sistemare gli abusi e pagare i ratei arretrati.