Il reggente del clan Puca di Sant’Antimo, Luigi Di Spirito era diventato il referente della droga nei comuni a Nord di Napoli per il clan Amato-Pagano e per gli Abbinante. droga che poi veniva rivenduta ai Mazzarella e ai Formicola. Lo ha confermato agli investigatori il pentito di famiglia Ferdinando Puca che ha raccontato: “….. Il clan Puca si occupa della gestione di attività di stupefacente, in particolare di grossi quantitativi di cocaina, facendo delle cosiddette puntate con il clan Amato-Pagano che l’acquistava in Spagna. Il prezzo di acquisto era di 18 mila euro a chilo ed una volta giunta in Italia la cocaina fruttava 23 mila euro al chilo. Il Clan Puca non ha mai avuto la gestione di piazze di spaccio, cioè di vendita al dettaglio. I contatti con gli Amato-Pagano per fare le puntate li avevano Lorenzo Sparavolpe e Gigino Palatella, cioè Luigi Di Spirito…una volta Luigi Di Spirito comprò dagli Abbinante, in conto vendita ossia come diciamo noi “a pagherò”, una paio di partite di cocaina che diede ai Mazzarella, che però questi ultimi non pagarono in virtù di alcuni arresti fatti. Allora Luigi Di Spirito a sua volta non pagò il corrispettivo pari a 80-90.000 euro al clan Abbinante. Per questo si creò un problema e mi fu chiesto di intervenire facendo da intermediario … Di Spirito fu colpito da misura cautelare e si rese latitante pertanto assegnò al nipote Stefano il compito di restituire i soldi agli Abbinante, in particolare a Giovanni Esposito e Arcangelo Abbinante e a Giovanni Brigante, killer del clan. Tuttavia questo Stefano che avrebbe dovuto prendere i soldi per pagare il debito dai guadagni della discoteca (…omissis…) con il consenso di Pasqualino Puca, non era puntuale nei pagamenti, anzi a volte intascava i soldi che avrebbe dovuto consegnare agli Abbinante e proprio perché gli Abbinante reclamavano i loro soldi e la situazione era diventata pesante Di Spirito mi chiese di occuparmi io del pagamento del debito … .Altre forniture di droga sempre acquistate tramite Di Spirito dagli Abbinante oppure talvolta da Paolo Abbatiello di Secondigliano e da un certo o ‘pelato, che è il nipote di Abbatiello Paolo, sono state vendute a Bernardo Formicola nel Bronx …”.
 Rosaria Federico
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