La vicenda degli abusi sessuali sul 13enne, con leggera disabilità , è stata scoperta grazie alla determinazione della madre che non ha trascurato segnali di allarme. Agli inizi di gennaio è stato messa in allerta da conoscenti: “Vedi chi sono gli amici di tuo figlio”. Aveva già notato qualcosa di strano. Ha iniziato a seguirlo di nascosto, a fare sopralluoghi, fino a quando si è trovata dinanzi ad una scena che non avrebbe mai voluto vedere. Gli aggressori li ha guardati negli occhi, provando dolore immenso. La donna non ha perso tempo e si è recata dai carabinieri della Compagnia di Giugliano, guidati dal capitano Antonio De Lise, ed ha riferito ogni cosa. Le indagini sono andate avanti per due mesi nella più assoluta discrezione.
“Si conferma purtroppo, con la terribile vicenda di Giugliano, la gravità di un fenomeno su cui, appena pochi giorni fa, abbiamo offerto la testimonianza significativa e lucida del padre del ragazzo di Casoria vittima di bullismo, agli stati generali del Welfare”. Lo dice il presidente della Regione Campania, Vincenzo de Luca, parlando del caso del tredicenne di Giugliano, in provincia di Napoli, violentato da un branco di minorenni. “A maggior ragione riconfermiamo la nostra vicinanza alla famiglia del tredicenne vittima del branco – ha affermato – e l’impegno a dotarci di uno strumento legislativo per tutelare i i ragazzi e le ragazze da violenze e bullismo”.