Non solo estorsioni. Il clan Puca con l’eliminazione del boss Francesco Verde ‘o negus prese sempre più il controllo del traffico di droga nei comuni di Sant’Antimo, Grumo Nevano, Casandrino ma anche Frattamaggiore e Frattaminore grazie ad alleanze ed accordi stretti con i clan Abbinante e i Mazzarella. Ad occuparsi del filone droga era Luigi Di Spirito, colui che è stato il reggente della cosca fino a tre giorni fa giorno del suo arresto insieme con gli altri vertici del clan ancora liberi e finiti in carcere grazie all’inchiesta della Dda di Napoli culminato nel blitz ordinato dal gip Maria Luisa Miranda. A svelare tutti i retroscena del traffico di droga del clan Puca è stato il pentito di famiglia ovvero Ferdinando Puca, nipote del boss Pasquale ‘o minorenne e figlio dello scomparso Giuseppe ‘o puorc(ucciso nel marzo del 1994 e il cui corpo non è mstato mai ritrovato). Il pentito ha raccontato che il clan Puca si è sempre occupato di traffico di sostanze stupefacenti, fin dagli albori della sua storia criminale, quando era ancora vivo il padre esponente apicale del clan insieme all’allora giovane Puca Pasquale ‘”o minorenne”: ….. Ho già riferito di grossi traffici di droga fati da mio padre con Puca Pasquale dalla Colombia dove la cocaina acquistata veniva occultata in chicchi di caffè o dando forme di tavolette di cioccolata, come mi è stato raccontato dallo stesso Puca Pasquale, da mia madre e da mio zio Puca Angelo. In particolare mio zio Angelo che faceva uso di sostanza stupefacente veniva utilizzato da mio padre come assaggiatore per tastare la qualità della droga. Mi è stato anche raccontato un episodio che riguardava mia zia Filomena che era stata molto male perché credendo che si trattasse di cioccolato aveva assaggiato una tavoletta che era stupefacente e che mio padre aveva occultato a casa sua … “.
Rosaria Federico
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