Torre Annunziata: è già tornato a casa il ragazzo ferito e usato come “scudo umano” nell’agguato di stanotte

Giuseppe compirà 18 anni il prossimo 30 marzo e questa notte ha rischiato di diventare l’ennesima vittima innocente della furia criminale della camorra. E’ accaduto a Torre Annunziata in via Gino Alfani nel cuore della movida poco dopo la mezzanotte. Il ragazzo, così come ha raccontato agli investigatori, che stava passeggiando quando è stato usato come ”scudo umano” dal vero obiettivo dei sicari. Il commando era in sella a uno scooter e hanno fatto ripetutamente all’indirizzo del bersaglio ma hanno colpito al piede Giuseppe M. La sua versione ora al vaglio degli inquirenti, che indagano su quanto avvenuto nella notte in via Alfani a Torre Annunziata. Secondo quanto dichiarato dal ragazzo – che è stato dimesso con una prognosi di 15 giorni – l’obiettivo dei sicari, giunti su uno scooter e che hanno agito a volto coperto, sarebbe stata un’altra persona, che si sarebbe ”difesa” utilizzando il giovane poi ferito al piede da uno dei colpi esplosi. Sul caso indagano gli agenti del commissariato di polizia oplontino. Gli investigatori stanno visionando i filmati delle telecamere pubbliche e private poste lungo la strada dello “struscio” torrese per poter eventualmente risalire agli autori del raid. Ma stanno anche passando al setaccio eventuali legami del giovane ferito e incensurato con esponenti della malavita locale e capire se risponde al vero la sua versione dei fatti.

 Monica Barba


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