Uccise la moglie a bastonate: chiesto il giudizio immediato per il dermatologo

La Procura ravennate ha chiuso le indagini chiedendo al Gip un giudizio immediato per Matteo Cagnoni, il 51enne dermatologo da sei mesi in carcere con l’accusa di avere ucciso a bastonate in testa la moglie 39enne Giulia Ballestri dopo averla attirata con uno stratagemma la mattina del 16 settembre scorso nella villetta di famiglia, da tempo disabitata, a Ravenna. A questo punto si è in attesa che il giudice indichi la data, notificandola a tutte le parti, per l’inizio del processo in Corte d’Assise. Cagnoni era stato fermato dalla polizia all’alba del 19 settembre nei pressi della villa paterna a Firenze dopo un’iniziale fuga. Tra gli elementi raccolti nel corso delle indagini della squadra Mobile ravennate coordinate dai Pm Alessandro Mancini e Cristina D’Aniello, spiccano le impronte isolate sul sangue della vittima nella villa di via Genocchi e che l’accusa riconduce a Cagnoni. Ma anche i messaggini emblematici che il dermatologo aveva spedito la notte del fermo prim’ancora di potere conoscere la effettiva portata dell’accaduto. Movente dell’omicidio, secondo l’accusa, la separazione in corso e il fatto che la donna da mesi avesse un nuovo uomo. Gli avvocati di Cagnoni – i bolognesi Giovanni Trombini e Francesco Dalaiti – ne hanno di recente chiesto la scarcerazione o in subordine i domiciliari con braccialetto elettronico. Anche su questo fronte si è in attesa della risposta del Gip.


Articolo precedente“Dite a Francuccio che ci vediamo il 28”, così Marrazzo diede appuntamento con la morte al boss Francesco Verde ‘o negus
Articolo successivoLondra, Isis rivendica l’attacco, il premier May: “L’attentatore era noto agli 007”