A trecentosessanta minuti dalla fine ed alla ricerca di una fetta di quella sicurezza – salvezza in chiave punti. L’Avellino domani andrà a caccia di un risultato utile in un derby contro un avversario che di punti invece ne deve fare assolutamente tre se vuole centrare il sogno playoff Spettro forche caudine, dunque per l’Avellino di Walter Novellino che naturalmente ad abbassarsi e passare sotto i gioghi non ci sta contro la squadra di Baroni, reduce da un cammino ultimi decisamente deludente: un punto nelle ultime quattro gare. «Abbiamo lavorato una settimana e pure intesamente e quindi abbassarci non sarebbe un problema, ma in quel senso lì beh, certo che non vogliamo farlo e non lo faremo», esordisce il tecnico che mette subito i puntini sulle i e che parte dal naufragio di Ascoli per spiegare il presente, e per come la squadra s’è attrezzata per affrontare il Benevento di Marco Baroni. «Di certo non veniamo da una bella gara sotto la prova caratteriale – stigmatizza – ma comunque oggi siamo un’altra squadra, siamo rinati e dunque pronti. Il derby va affrontato comunque con molta attenzione sulla scorta di tre risultati e naturalmente dovremo assolutamente dribblare quello col segno meno anche se ci andaranno considerate alcune assenze e la possibilità di recuperare qualcun altro, vedi Verde (che al’andata segno il momenteno 1-0 poi pareggiato da Cissè, ndr). Il derby comunque è e resta una gara da giocare senza timore, né paura, nel rispetto dei ruoli e di quello che dice la classifica. A noi servono punti per una serenità che al di là delle picconate che infliggo spesso ai miei, hanno 48 punti guadagnati sul campo, ma detto questo, lunedì servirà una partita bella soprattutto tosta». Due squdra che provengono da due risultati diversi, comunque deludenti; solo due vittorie e sette sconfitte nelle ultime dodici gare per il Benevento desideroso di raggiungere un riscatto con risultato pieno. Ecco che allora diventa il centrocampo il la chiave tattica per vincere la sfida. «Il Benevento ha un triangolo rovesciato in avanti con Ciciretti-Ceravolo-Falco, con quest’ultimo bravo a lavorare tra le linee e quindi starà a noi cercare di bloccare le giocate di un gruppo che ha grande qualità e seppur reduce da una sconfitta, nei primi 45 minuti a Cesena ha giocato molto bene. Ma sarà un derby, una gara diversa che sicuramente vedrà la zona nevralgica del campo il punto chiave; gara comunque delicata per noi e per loro e che porterà a casa chi avrà più fame». Non ci saranno Gonzales, Migliorini e Castaldo, ma la squadra proverà di certo a rialzarsi per riscattare la prova scandalosa di Ascoli. «Voglio spiegare una volta per tutte cos’è il calcio per me: è disciplina, tensione, divertimento, lavoro ma soprattutto concentrazione: alla vigilia di un esame come una gara – dice Novellino – la tensione va messa nel cassetto. Al Del Duca se avessimo tenuto un attimo di più, avremmo potuto ottenere un buon risultato applicando ciò cui mi riferivo prima, ma se non hai la testa giusta, la concentrazione necessaria, poi toppi. Rimproverare però i miei ragazzi sarebbe ingiusto; gli alti e i bassi possono esserci, ma loro devono capire che raggiungere un risultato importante con questa maglia è per tutti un traguardo davvero importante». La squadra, in particolare il reparto avanzato: davanti rientrerà Ardemagni, disponibili Bidaoui, Eusepi, Verde potrebbe essere recuperato. «Per me è importante la fase di ripartenza, il non possesso, la transizione ed è vero che davanti avrò diverse soluzioni cui pensare – dice il tecnico che aggiunge – : voglio comunque una squadra pratica, che conceda poco». A proposto degli orari, alcuni folli, imposti dai diritti televisivi. «Il calcio va giocato quando ce lo consentono e noi dobbiamo essere preparati a farlo, anche alle 12,30».