Il pentito di camorra Biagio Di Lanno ex uomo di spicco della criminalità maranese, affiliato al clan Polverino è a conoscenza anche delle dinamiche operative dei clan Nuvoletta ed Orlando. Il collaboratore di giustizia ne ha parlato a lungo nei suoi verbali con gli investigatori della Dda di Napoli. In particolare sulle divisione degli stipendi agli affiliati e sul traffico di droga:
“…omissis…Degli stipendi posso parlare bene perchè io mi occupavo della distribuzione. Per gli stipendi si utilizzavano i soldi ricavati dalla gestione delle macchinette da parte di Giuseppe Ruggiero detto cepp e‟ fung, il quale aveva l‟elenco delle persone a cui bisognava portare lo stipendio che veniva pagato mensilmente a tutti gli affiliati del clan Polverino ed anche agli affilati del vecchio clan Nuvoletta compresi i detenuti. Inoltre a Natale, Pasqua e Ferragosto si provvedeva a dare una quota in più ed in questo caso venivano pagati anche gli appartenenti alla famiglia Orlando..omissis…Ogni mese predisponevamo seimilacinquecento euro, oltre lo stipendio di Ciro Cappuccio che riceveva ulteriori duemila euro al mese, che servivano per pagare gli stipendi agli affiliati del clan Nuvoletta. Ero proprio io a consegnare le somme per il clan Nuvoletta ad Antonio Nuvoletta il quale, a sua volta, li conservava alle mogli degli affiliati quando essi erano detenuti. Oltre agli stipendi degli affiliati noi del clan Polverino davamo al clan Novoletta altri centottontamila euro all‟anno suddivisi in tre rate da sessantamila euro (Natale – Pasqua – Ferragosto) che io consegnavo sempre nelle mani di Antonio Nuvoletta. Anche il clan Orlando riceveva una somma di novantamila euro all‟anno suddivisa in tre rate da trentamila euro che io consegnavo ad Raffaele Orlando detto Papele. …omissis…Gli Orlando inoltre, facevano le cosiddette “puntate” di droga anche insieme a Luigi Cerullo dei cosiddetti “Scassa carretta”; questi ultimi hanno una sorta di paranza autonoma nel settore della droga… Allorquando Antonio Orlando era latitante, era il fratello Raffaele a gestire la droga per il gruppo Orlando assieme ai nipoti Armando e Raffaele Lubrano , Armando Sciorio e un altro nipote di nome Angelo. So questo con certezza perché, come ho detto prima, ero io che mi occupavo di raccogliere le puntate per cui, come ho già detto per gli “Scassa carretta”, anche per gli Orlando ero io che raccoglievo e conservavo le puntate dei Polverino. In questo caso era il contrario rispetto a quanto indicato per gli “Scassa Carretta” perché gli Orlando partecipavano con le loro puntate ai cd viaggio, ovvero il traffico di droga dalla Spagna, organizzato dal clan Polverino; ero poi sempre io a consegnare agli Orlando la loro quota del carico di droga una volta che arrivava in Italia a Marano. Gli Orlando, ordinariamente, puntavano 40mila Euro per ogni carico. Per cui, ogni volta, essi ricevevano 42 o 43chili; essi partecipavano ogni volta che organizzavamo i viaggi, quindi una o due volte al mese. Gli Orlando avevano questa disponibilità di danaro esclusivamente da fonti illecite, essendo essi attivi nel settore della droga di cui reinvestivano parte dei guadagni nel settore delle costruzioni. Gli Orlando sono anche attivi nel settore delle estorsioni, in quanto impongono la fornitura di buste ai commercianti della zona. Si tratta di tutta Marano di Napoli in quanto, anche se questa area è controllata dal clan Polverino…o barone ha lasciato agli Orlando questa competenza specifica. Giuseppe ‘ o barone, infatti, ha sempre detto che gli Orlando dovevano essere sempre rispettati. Talvolta, come ho già detto in altri verbali, gli Orlando hanno anche fatto da tramite per estorsioni, come quella della ditta che somministrava i pasti alle scuole. Raffaele Orlando detto Papele, Armando Lubrano e il fratello Raffaele, si sono recati spesso da Giuseppe Polverino allorquando era latitante in Italia. So questo con certezza perché proprio io provvedevo ad accompagnarli a casa di Giuseppe Simioli detto Petruociolo, che poi li avrebbe dovuti portare da Giuseppe Polverino. Questi appuntamenti avevano luogo sempre di giorno poiché Raffaele Orlando era sorvegliato speciale, per cui non poteva uscire la sera. Gli Orlando effettuano anche speculazioni edilizie insieme ai Mallardo, a cui sono legati anche da rapporti di parentela attraverso il consuocero di Armando Orlando detto’ o tamarro…”.
Antonio Esposito
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(nella foto il pentito Biagio Di Lanno)