Casavatore. Festa dei Gigli, a rischio la storica Kermesse. Dopo un periodo di calma apparente e messe in soffitta le motivazioni che hanno portato allo scioglimento, i vari comitati cittadini hanno sottoscritto il “codice etico” adeguandosi parimenti anche allo statuto che la commissione straordinaria aveva modificato annullando le modifiche apportate dalla ex maggioranza. Musica fino a mezza notte e fine di tutte le manifestazioni entro l’ una e trenta: sanzioni e interdizione per 5 anni agli inadempienti. Un modifica sostanziale del regolamento che i comitati e le varie paranze avevano accettato pur di portare avanti con tanto sacrificio la manifestazione che rappresenta l’anima della città. Ma ecco la doccia fredda. A quanto pare uno dei comitati, e in particolare quello denominato “for ‘a via nova”, si sarebbe visto respingere la domanda di partecipazione alla festa. E pur vero che precedentemente avessero declinato la presenza alla festa per motivi di carattere economico, ma successivamente avevano ravvisato all’ente municipale la loro presenza alla kermesse seppur tra mille difficoltà. Nuova domanda di partecipazione che sarebbe stata rigettata. Ora sono in molti quelli che chiedono di affidare la richiesta, ovviamente fatte le dovute verifiche, direttamente alla paranza San Giovanni. Ora bisognerà aspettare le decisioni del Prefetto e capire se ci sono margini di trattativa. Le modifiche sostanziali che hanno fortemente voluto i prefetti a guida dell’ente dopo lo scioglimento, riguardano anche l’estratto conto mensile che dovrà essere comunicato dai comitati rionali su entrate e spese al comitato comunale di controllo il quale a sua volta dovrà comunicare il tutto al comitato di controllo presieduto dal sindaco. Inoltre, la mancata presentazione per due mesi successivi del rendiconto comporta l’incandidabilità dello stesso presidente del comitato festa per tre esercizi consecutivi e la mancata presentazione dell’estratto da parte dei singoli comitati rionali comporta esclusione dalla festa. Invece i comitati dovranno individuare un responsabile che si raccordi con le forze dell’ordine. La violazione delle norme sottoscritte, vedranno sanzioni inasprite fino all’interdizione per 5 anni dei componenti coinvolti dal partecipare ad alcun comitato rionale. Tutti punti che hanno ricevuto il placet dei comitati ma che non sembrano aver sortito risvolti positivi nella vicenda.
Ciro Bene