“Ecco come fui adescato e violentato nel centro massaggi”, il racconto choc del 17enne

Ha ripercorso, non senza difficoltà, quei fotogrammi dell’orrore, prima i palpeggiamenti , poi le minacce e quindi lo stupro di gruppo. Il 17enne di Cava dei Tirreni vittima degli orchi del centro massaggi ieri ha avuto un prima faccia a faccia con i suoi violentatori. Nella caserma dei carabinieri di Nocera c’è stato l’incidente probatorio chiesto dalla Procura per far luce sul presunto giro di pedofilia consumatosi all’interno del centro massaggi di via Talamo e che l’estate scorsa portò in carcere Giuseppe Alfieri, Simeone Criscuolo, Salvatore Ultimo mentre una quarta persona è ancora ricercata.

 Ieri, davanti al Gip del tribunale di Salerno Berni Canani e al pubblico ministero Elena Guarino, il 17enne di Cava dei Tirreni, presunta vittima del selvaggio stupro di gruppo consumatosi all’interno del centro massaggi, ha ricostruito la vicenda, assistito dall’avvocato Agostino Allegro e in modalità protetta, ha fornito ulteriori particolari sulla vicenda. Il 17enne ha raccontato di essere stato adescato da Alfieri quando si trovava in compagnia di un amico. I due avrebbero dovuto sottoporsi ad una seduta di massaggio semplicemente come modelli per sponsorizzare le attività del centro. ma le cose andarono subito diversamente: i due ragazzi sarebbero stati spinti sul lettino e costretti ad un massaggio particolare con palpeggiamenti alle parti intime. Cosa che si sarebbe ripetuta nell’incontro successivo del dicembre 2015. Il 17enne poi cominciò ad essere minacciato da Alfieri il quale sosteneva che, se non si fosse piegato alle sue voglie sessuali, i filmati degli incontri precedenti sarebbero finiti in rete e il 17enne sarebbe stato additato come omosessuale da tutti i suoi amici. E poi nell’aprile dello scorso anno il 17enne fu sottoposto allo stupro di gruppo. Un vero e proprio rito iniziatico per introdurre il minore nell’universo omosessuale. Il 17enne infatti ha raccontato della sala buia, dei cartelli con la scritta “Benvenuto tra noi”, delle maschere e delle parrucche con cui gli stupratori erano travisati.L’esame quindi proseguirà questa mattina nell’aula al terzo piano del tribunale di Salerno quando sarà ascoltato anche il compagno di classe del 17enne presunta vittima di una serie di palpeggiamenti.


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